Pagina:Aretino, Pietro – Il primo libro delle lettere, 1913 – BEIC 1733141.djvu/159

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del colore. Le sue trecce, sparse sopra le spalle e per le tempie e per il collo, pa*- che brillino quasi iacinti filati con la sottigliezza de l’arte, la cui maestria a lato de le orecchie e in cima de la fronte gli ha fatti ricci come le api dei prati. E il cristallo non è si netto come sono le membra de la inviolabile castitá sua, tesoro miracoloso a questi tempi senza vergogna. Si che menate insieme una vita piena di festa, traendone lo erede del vostro patrimonio. Voi séte sano, giovane, ricco e accortissimo; onde, tenendo a freno i vostri andari straboccati, vi sará il vivere una felicitá. Disbrigativi dai falsi amici e usate con i veri; cercate la domestichezza de le persone onorate e non de le infami, perché quelle dánno la riputazione, e queste la tolgono. Altrimenti, la robba, la fama e il sangue terrete sempre in gran rischio < 0 . Io vi ho per compare e per figliuolo, e la etá e il dovere mi detta quanto con amor vi scrivo. E voglio piú presto pungervi con le amonizioni che ungervi con le adulazioni. %

Di Venezia, il la di inaggio 1537.

CXXVII

A MESSER FRANCESCO DA L

’ARME Lodi. Accenna alle proprie satire contro Antonio Broccardo e alla Storta di Bologna di Achille Bocchi. Si duole di non essere piti, come prima, rapidissimo nello scrivere. Invia saluti a vari amici. Io, cortese compagno, che mi teneva escluso da la vostra memoria, mi son molto rallegrato di udire come non pur ci vivo, ma per sua mercé ho parte in quelle degli altri ancora. Ed evvi onore, perché, nel far conto degli amici vecchi, acquistate dei nuovi, e, acquistandone, osservate il decoro di gentiluomo 9 ( 1 ) In M 3 il brano che segue è mutato cosi: *< Ma io parlo al vento, perché i vizi, che in voi sono, procedono da la natura e da l’adulterio di che sèie nato. Onde non è possibile che vi alleniate da le sodomie ni dai tradimenti, come per voi stesso si confessa».