Pagina:Aretino, Pietro – Il secondo libro delle lettere, Vol. I, 1916 – BEIC 1734070.djvu/176

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CDLXII

AL SIGNOR GIAMBATTISTA CASTALDO

Invia la Vita di Maria Vergine. Fra quanti ricordi fur mai dati da la prudenza vostra a la virtú mia, prepongo quello, con la cui bontá mi esortaste a celebrare la gloriosa marchesa del Vasto a tutti gli altri. Ma, perché apparisca il testimonio de lo avermi voi ben consigliato e de lo avervi io tosto ubidito, vi mando la presente opera, da me dedicata a si peregrina donna con un zelo religioso, come la materia di che parla cotal libro. Si che leggetela e, leggendola, non ci essendo altro merito, commendate la mia fede e la mia volontade, percioché la sinceritá di quella ha creduto a voi e la prontezza di questa ha voluto lodar lei.

Di Vinezia, il 25 di settembre 1539.

CDLXIII

AL SIGNOR GIAMBATTISTA GUICCIARDINI

Lo ringrazia della protezione che gli ha accordata e gli si raccomanda. Se in me fosse parte alcuna degna d’esser guardata, mi crederei che la protezione presa da la bontá vostra in servigio dei bisogni miei derivasse da cotal merito. Ma io, persona di poco sapere, debbo dire che gli uffici, che pur fate in mio benefizio, sian doni presentatimi da la spontanea vostra generositá, il zelo de la quale vi amministra ne l’animo i diletti de la caritade umana, onde gradite con gli utili e con gli onori fino a me, che vi sono ignoto di presenza e lontano per molto spazio d’acqua e di terra. Ma compiacetevi ne la fatica che