Pagina:Aretino, Pietro – Il secondo libro delle lettere, Vol. I, 1916 – BEIC 1734070.djvu/265

Da Wikisource.

le sue chiare condizioni, ella è suta eletta al governo del proprio principe, io me ne rallegro, come uomo che giubila mentre ricoglie il frutto del sano consiglio suo; che dee fare la patria, che vede fidata e commessa in voi tutta la somma de le speranze e de le felicitá, che ella tiene e che ella desidera nel reggimento del suo nuovo duca? Ora io vi veggo entrare a la nobile ma difficile impresa de lo instruirlo con animo degno di cotanto carico, e in cotal mezzo riguardare non a lo in che modo aviate a sublimarvi nei gradi dei benefizi, ma a lo in qual maniera potiate rendere a Mantova un dio salutare. Forse che nel principio de la sua fanciullezza, ora con una favola, adesso con una sentenzia, oggi con una similitudine, domani con una parabola, talvolta con un motto e qualche fiata con un proverbio, non saprete imprimergli ne la memoria i carateri de le cose oneste? Forse che vi mancará ingegno per comprendere le inclinazioni de la natura di lui? e, comprendendole, forse che non ci averete i ripari, facendo de l’arroganza modestia e de l’iracundia quiete? Grande obligo hanno i vostri cittadini con il veramente illustrissimo e reverendissimo Ercole e con la certamente soprana e inclita madama, da che le loro innate providenzie cedono a la sola custodia di voi un cosi alto pegno: peroché voi solo non pure a lui, che, per essere di origine mansueta e di felice intelletto, apprenderá i precetti de la giustizia come i terreni morbidi apprendono i semi de le gramigne, ma gli fareste germogliare nel petto di qualunche piú apetisse la licenzia inlecita de la imperiosa tirannide. L’ambizione e la prodigalitá, vizi che paion virtú, non sono per appressarsigli punto ai pensieri del garzone magno, peroché, oltre che egli l’odiará per naturale istinto, esse non ardirebbono di toccar pur l’ombra de la sapienza che vi fa chiaro. L’adulazione tuttavia, coperta con la maschera de la libertá e de la fede, stará tanto lontana da lui, quanto piú gli saran vicini gli amaestramenti di voi. E, crescendo ne la etá, eccovigli inanzi con lo stuolo degli essempi santi; onde le radici di quella religione, che gli solidarete nei sensi ancora teneri, cominciará e dimostrará inverso dei suoi popoli la clemenzia de le caritá dovute. Talché