Pagina:Aretino, Pietro – Il secondo libro delle lettere, Vol. II, 1916 – BEIC 1734657.djvu/179

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E, quando occorra ch’io vi sia a proposito in alcun commodo, disponete me con la sicurezza che usate in dispor voi stesso. In cotal mentre, raccomandomi a la somma de le vostre cristiane orazioni.

Di Vinezia, il 16 di maggio 1542. DCCI 1 I A MONSIGNOR BREVIO Ne loda la perenne gioventú, e lo esorta a pubblicar presto le sue opere. O spirito nutrito degli alimenti con cui la nobiltá de la gentilezza e la cortesia de la mansuetudine pasce gli animi e gli intelletti de le creature come voi degne e come voi eleganti, mantengavi Dio nel solito splendore de la faccia e ne la natia grazia de le maniere. Mantengavici, dico, da che in ciascun tempo, osservando la propria modestia, vi dimostraste in virtú e in grandezza quello ingegno dotto e quella persona generosa che sempre foste e che tuttavia sarete; onde par che aviate previlegio dagli anni di non invecchiar mai. E ciò testimonia l’aria de le vostre ciglia e la maestá ile la vostra fronte, la quale è cosi serena e cosi chiara, come erano quando prima le viddi. Talché si può credere che 1 una e l’altra participi de la immortalitá che debbe la gloria al nome che vi dánno i vostri alti ed eterni inchiostri, gli illustri sudori dei quali sono aspettati dal mondo con un di quei desidèri, che, benché sazi, non si lasciano punto alterare dal pentimento. Imperoché le scritture de la vostra penna simigliano ne lo eccellente de lo stile e nel vivace dei concetti al grazioso e al pellegrino, che move in voi il pensiero e la mente. Ma sia tosto il dare in luce di cotali opere; né voglia il vostro sommo giudicio che la severitá di lui si avanzi sopra la sentenza che circa il grado de la lor perfezzione ha dato il mondo. Intanto raccendasi nel reai petto