Pagina:Aretino, Pietro – Il secondo libro delle lettere, Vol. II, 1916 – BEIC 1734657.djvu/292

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corte di Portogallo a quel birbone di Gian Ambrogio degli Eusebi (per le quali appunto egli ringrazia il re Giovanni, il duca di Braganza e l’infante don Enrico) come di cosa accaduta da parecchio tempo, quanto cioè ne era occorso perché 1 * Eusebi giungesse dal Portogallo in India e perchè una sua lettera all’A. pervenisse dall’India a Venezia. Lettera 699 (u, 170). Le congratulazioni a Marcello Cervino (il futuro papa Marcello II) pel conferimento del cardinalato (1539) apparirebbero, dalla data di questa lettera (12 maggio 1542), fatte con tre anni di ritardo. Avremmo dovuto quindi anticiparla di qualche anno. Ma ce ne siamo astenuti, pensando che le tardive adulazioni dell’A. potettero pur derivare dal fatto che fino al 1542 egli non aveva avuto bisogno dei favori del Cervino, Lettere 800-5 (H, 262 sgg.). Queste sei lettere si trovano, come si è detto, insieme con le lettere 688-90, in amendue le ristampe, a principio del volume, senza data cronica. Restituirla congetturalmente alle ultime quattro ci è riuscito impossibile per mancanza di elementi; e sola cosa che possiamo dime è che esse sono tutte anteriori al settembre 1542, epoca della pubblicazione di SL. — Sicuramente posteriore al 16 aprile 1542 è la lettera 801, perché responsiva a una del duca di Urbino di tale data (cfr. Lellere all’A., ed. cit., Il 1 , 350). — Circa poi la lettera 800, i suoi termini a quo e ad quem sarebbero rispettivamente la data del matrimonio di Ottavio Farnese con Margherita d’Austria e quella del concepimento (o, per dir meglio della notizia ufficiale di esso) di quel figlio che l’A. con tanto fervore augura ai due coniugi. Ma, poiché il secondo avvenimento accadde qualche anno dopo la pubblicazione di SL (Alessandro Farnese infatti nacque il 27 agosto 1545) si può circoscrivere la data della lettera di cui ci occupiamo tra il novembre 1538 (matrimonio farnesiano) e il settembre 1542 (pubblicazione di SL). E, poiché ancora le parole dell’A.: «quella prole beata che vi indugia e che ve retarda la natura e il cielo» mostrano che alcuni anni eran dovuti correre dalle ricordate nozze, abbiam creduto poter assegnare alla lettera, senz’altro, la data del 1542.