Pagina:Arienti, Giovanni Sabadino degli – Le porretane, 1914 – BEIC 1736495.djvu/110

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compreso, e parendoli il cavaliero onesto, e cognoscendolo d’alto sangue disceso, cominciollo ad avere quanto la propria vita caro, pregando cum devoti preghi Dio ch’el facesse suo marito. Or, essendo questo prezioso amore cinque anni virtuosamente durato, era in tal modo secreto, che per altro che per imaginazione, per il continuo passare e per l’opre gloriose facte da l’illustre amante, se sapeva, Advenne che, essendo Panfilia da marito, il padre la vòlse ad uno degno figliuolo primogenito del conte Alexandro da Brusculo, nostro singular citadino, maritare. La quale novella sentendo Panfilia, alla sua vita mai fu piú dolente, percioché non altro ch’el suo amante per marito disiava. De che tanta sollicitudine e dispiacere portava ne l’anima.che, essendo giovene de delicata complexione, fu assalita da grave infirmitá, la cui casone non ardendo manifestare, e sforzandose come optima figliuola a la obidienzia paterna paziente dimorare, se ben cum vile uomo congiuncta l’avesse, fu in tal forma da questa infirmitade oppressa, che, non li giovando alcuno fisico remedio, le femenile forze e la virtude naturale vèneno in tal modo a mancare, che cominciò a combattere cum li messi de la morte. Onde, essendo pietosamente da’ suoi parenti dimandata se cosa alcuna li gustasse, cum gran fatica e vergogna puoté respondere che altro non voleva, per ultimo suo conforto, ch’el figliuolo del marchese Azzo vedere. Il che lí tribolati parenti intendendo, per avere giá cognosciuto cum manifesti segni el cavaliero di lei inamorato, ancora che li paresse duro e strano l’appetito de la giovene, come quello che non poco carico del loro onore sieco portava, considerando che lo advento de questo cavaliero laude non li poteva dare, cum ciò sia che le male lingue non sano tacere le sinistre novelle create da’ nimici, pur, vedendola de ora in ora mancare ed essendo teneri c pietosi alla loro unica e cara figliuola, deliberarono compiacerla, sperando che per la presenzia del cavaliere tal conforto potrebbe prendere, che nella prístina valitudine retornarebbe. E cusi, doppo la deliberazione, mandarono pregando il cavaliero che per unica salute de la loro figliuola se dignasse venirla a vedere.