Pagina:Arienti, Giovanni Sabadino degli – Le porretane, 1914 – BEIC 1736495.djvu/12

Da Wikisource.

la nobile brigata porte Torechie per intendere che cosa tusse, Annibai da Cagli (de sangue, de costume e de presenzia darò» e ne l’arte militar valoroso e strenuo, come colui che ha piú volte mostrato de sé effecti de forza, animo, ingegno e valore, per essere stato alevato sotto la disciplina del magnanimo, invieto e sapientissimo Federico da Montefeltro, de Urbino gloriosissimo duce; e ne la perizia militare a veruno greco o romano in alcuna parte inferiore, e ne li umani, fílosofíci e sacri studi quanto altro moderno principe erudito e docto), levatose in piedi per meglio sentire che cosa fusse, vide uno uomo canuto e bianco solingo verso sé venire cum una tremula verga in mano, el quale, facendo fra se istesso parlamento e dimostrando dire altrui sue efficace rasone, e poi a quelle respondendo, tocava cum la verga ora questa ora quell’altra fronde. Né ebbe prima passato el luoco dove era la generosa compagnia, ch’el strenuo .^nnibal, nel suo luoco reasettatose, dixe: — Per certo, prestantissimo conte, e voi nobilissima compagnia, questo vechione, quale è passato ora quivi, che veduto aveti per alteza de fantasia seco parlando, me invita narrare a le Vostre Prestanzie una piacevole cosa, la quale poco tempo fa accade ne la citá de Urbino. A costui cum prieghi essendoli concesso dicesse, in questa forma dixe.