Pagina:Arienti, Giovanni Sabadino degli – Le porretane, 1914 – BEIC 1736495.djvu/142

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propinqua, nel qual giorno è antiqua usanza se brusino li ceppi dove è stato quello anno decapitato li malfattori. E1 scolaro adunque avendo paura e maravigliandose che cosa fusse quella cosi focosa, dixc il Zoppo: — Non dubitati, domine lannes, perché quelli sono spirti de gente disperata, perché, facendose quivi varie iustizie de omini che son vissi al mondo diavolosamente e poi non se hanno voluto confessare in articulo morlis, ed essendo poi stati sepulti in questo luoco e quivi d’intorno, vanno ora maledicendo el mondo, el cielo, el paradiso e Dio che gli creò: ma per questo non abiate paura, imperoché loro non ve possono nocere. — Il scolaro, oldendo cusi, dixe: — L’è una gran facenda, maestro mio! — Ben sapeti che l’è una gran facenda — rispose el Zoppo. — State pur fermo e non dubitate; ché io voglio incominciare a congiurare quello spirto che io voglio, il qual a la terza volta vira. — E cusi, tre volte intorno al facto cerchio girando cum l’aiuto de la feria (perché senza epsa andare non potea), ponderatamente dimostrando pronunciare certe parole, dicea cum voce grossa e sumissa: — Viene presto, fratello mio, ché volere è di me e de Dio. E solo a te dico, Buifaraco, acciò faciamo poi un buon maco. — E, congiurando in questo modo la prima, la seconda e la terza volta, e non venendo, il scolaro, come a quello che giá rincresceva e che qualche scintilla de dubitazione avea che questo Zoppo non sapesse li spirti congiurare, dixe: — Io me maravigliava bene fusti nigromante, capo di gatta: tu sai cusi l’arte magica, come io. — Allora dixe il Zoppo: — Missere, dicetime, avete denari adosso? — Si, che io ne ho—rispose il scolaro. Di che dimonstrandose tutto perturbato, il Zoppo dixe: — Fotta de vostra madre! e’ son li danari che spaventano li spirti, perché gli è la croce. Io averei ben potuto chiamarli, che mai venuti fusseno. Levátili via presto, in nome del diavolo, ché cum gran periculo ancora gli tenete adosso. — Alora il scolaro se dicinxe presto la scarseletta avea a lato, e gettossela de drieto in terra, discosto da lui quatro brazza. Facto questo, il Zoppo recominciò andare intorno al cerchio, congiurando li spirti, e cussi, andando destramente e togliendo la scarseletta, ch’el scolaro non se