Pagina:Arienti, Giovanni Sabadino degli – Le porretane, 1914 – BEIC 1736495.djvu/165

Da Wikisource.

incomparabile fallo, revolgendo in sé, come prudentissimo e discreto principe, l’altezza de tanta virtute, cum iusto freno temperò l’ardore de’ soi pensieri; onde, chiamata a sé la duchessa subitamente, in questa forma li respose :— Madonna, il vostro savio parlare, de clemenzia pieno, verso l’iniusto desiderio mio, una cum la incredibile vostra virtude, me hanno legato el spirito e ogni mio pensiero cum tal hizzo d’amore in voi, che mai piú potrá per mano d’altra donna essere disciolto; onde non piaza a Dio che de la coniugale nostra fede, de la quale siete fidel regina, sia mai violatore. — E cusi, doppo alcune amorevole risposte sopra ciò facte, ne fu restituita la giovene ai suoi parenti, ben vestita e muniheata, e in tal modo, che se maritò generosamente e meglio assai de la sua condizione; rimanendo il signore e la madonna cum assai piacere e festa, del seguito accidente, e cum gaudio de l’amata giovene, la quale per tal casone fu ricamente maritata. Donde, sapientissima compagnia, il piacevole caso avendo vui inteso, quale fu piú o la pietate over la temperanzia, come a principio nunziai, a vostro piacere, indicare potrete. La narrata novella, valoroso mio signore, poiché piacevolmente e cum summa attenzione fu ascoltata e disputata assai, quale fu magiore virtú, o la pietá che ebbe la duchessa a li amorosi disíi del suo signore, o la temperanzia de epso per non violare la matrimoniale fede, fu argumentato per alcuno essere stato assai magiore la temperanzia del signore; perché l’amorosa passione, avendo idoneo tempo e commodato modo de consequire el desiato effecto, quasi impossibilmente rafrenare se puote, cum ciò sia che tutti li magiori gentili e dii ancora non se siano potuto vincere in tal appetito, come se legge in tante carte. Pur infine, doppo molta e laudabile disputazione, considerato el pietoso aiuto della duchessa, per la cui virtú fu svegliato il duca a la debita temperanzia, fu sentenziato da la generosa compagnia, e specialmente da le savie donne, che molto fu piú la pietate de la duchessa che la temperanzia del principe duca, quantunque fosse maravigliosa e grande; cum