Pagina:Arienti, Giovanni Sabadino degli – Le porretane, 1914 – BEIC 1736495.djvu/170

Da Wikisource.

non fusse senza loro optimo exemplo e freno de qualche suoi imprudenti disii e appetiti, e perpetuo vituperio del camariero Bondeno. E1 quale, per tale confusione vedendo vane le seculare speranze, se fece frate certosino, dove sono pochi anni che fínitte la sua vita. La brigata, stata uno poco sopra di sé amirativa, splendidissimo duca, per la moralitá de la auscultata novella, incominciò dapoi sopra epsa a disputare, dicendo doppo molti argumenti e rasone, che quando il principe vostro padre rispose al camariero: — Quando averai digestito questo aglio, aversi da me ciò che desideri, — che vòlse dire che epso non uscirebbe mai de la villana sua natura, come l’aglio, che sempre è cibo rusticano, quantunque a le volte artificiosamente civile se faza, ponendose nel corpo de li arostiti pavari; e però la virtú, stomacandose lacere nel vile sangue per lo indiscreto e insolente animo del cavaliero (come per figura del cimiero epsa dimostrava), non poteva sentire el tetro odore de l’aglio. 11 cui exemplo da tutti laudevolmente essendo confirmato, dipoiché lo imprudente camariero non se riconobbe le iuste rasone che li negarono la dimandata milizia, specialmente il nostro savio conte non se poteva saciare de tribuire immortai laude a la illustre memoria del signore vostro padre per questo prudentissimo exemplo, dicendo: — Generosa brigata, per certo io era affezionato e debitore assai alia excelsa recordazione de questo iustissimo principe, per le dolce carezze e offerte grande fece al mio magnifico patre, essendo a Carpi nel tempo de missere Alberto Pio (dove avea deliberato lassare Posse sue, come stomacato e mesto de la nostra citate, per la iniusta morte data al nostro prestantissimo parente, lume del bolognese onore, misser Antonio Galeazo Bentivoglio per li inumani de quel tempo rectori de la Chiesia), dicendoli cum preghi e conforti volesse abitare a Ferrara, dove li farebbe parte del suo proprio Stato. Onde presso tanta obligazione non poco li restò obligato per la sapientissima e morale repulsa dette al suo camariero, ché proprio a sexto dixe il vero effecto per cui cercare se debeno li cavalieri, e in che