Pagina:Arienti, Giovanni Sabadino degli – Le porretane, 1914 – BEIC 1736495.djvu/205

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Ora il signore, quando tempo li parve, mandò per la donna, e cum prudente parole, come ben sapeva fare, invitandola a prendere marito, ella li respose che giá una volta avea satisfacto al mondo e che, dapoiché Dio glie avea tolto el marito, non ne voleva piú per niente, e che li piaceva observare stato viduile; allegando molte altre sue bone rasone. Le quale tutte confutate per el signore, la confortò e in tal modo la strinxe, ch’ella rispose esser contenta de far quello piaceva a la Sua Signoria, pur li désse marito de non minore condizione e virtú del primo. El signore respondendo incontinenti che li voleva dare .A.lexandro Marone, che era uomo integerrimo e de probata vita e ultimamente amato da lui quanto altro cortesano avesse, la donna, cognoscendolo per fama, per averlo audito molte volte nominare al marito, e maximamente che era uomo sofistico e che ogni cosa, quantunque minima, voleva úngiare e farli mille commenti e chiose sopra, ancora che per altro fusse molto apto e commodato ad ogni degna impresa, dixe: — Signor mio, avanti che me leghi cum Alexandro, io voglio intendere come sarò tractata da lui (e questo non debbe dispiacere a la Vostra Signoria né ad esso essere grave o molesto, essendo io rica piú de lui assai e donandoli la cara libertá mia), perché ho inteso molte volte dire che lui vòle sottilmente examinare, come prudente, tutte le facende sue e mediocre e minime; notificando a la V’ostra Excellenzia che epsa me conduce a fare cosa che disposto avea mai piú de fare. — A cui el signor; — Sia in bona ora, madonna! Questo me pare assai rasonevole. — Onde, coadunati el signore la donna e Alexandro uno giorno insieme in una camera del suo palazzo, dixe: — Alexandro, senza dire molte parole, l’è qui madonna Cassandra, quale abiamo confortata e persuasa assai a prenderle per onorato marito, e tu a prendere lei per degna e cara consorte. E, perché epsa non ha chi dica per lei el suo bisogno, voluntiera vorebbe da te sapere, prima che cum matrimoniale nodo teco se congiungesse, la compagnia li averai a fare; che me pare assai onesto e rasonevole. — A cui Alexandro: — Signor mio, io non so respondere a questa parte, perché non ebbi mai moglie né voglia de