Pagina:Arienti, Giovanni Sabadino degli – Le porretane, 1914 – BEIC 1736495.djvu/218

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tanto fastidito de tal parlare, che subito se partiva, accioché altri non potesse de la sua gravitá e continenzia mormorare. Il che pili volte vedendo il signore, deliberò provare cum piacevole effecto s’el piacere de le donne, come le parole, lo stomacava. E per questo ordinò cum un suo caro e magnifico cortesano di Zogoli da Ferrara, nominato Roberto, che facesse che la sua moglie, che era una bellissima, savia e piacevole donna, se monstrasse inamorata de misser Brandilise, il quale farebbe per qualche dextro modo partire del suo palazzo e andare a stare li propinquo in una abitazione opposita a la casa de questo suo gentilomo di Zogoli, per piú commoditá de la donna. E cusi fece. Or, dimorando in questa nova abitazione misser Brandilise, ed essendo la finestra de la camera sua in scontro a quella de la bella donna, che, per instigazione e documento del marito, per compiacere al signore, se monstrava bella a misser Brandilise e, cum qualche benigno saluto, quando accadeva, e presenti a le volte de alcune fructe e vivande, amorosamente visitava, epso divenne domestico de la donna oltra modo. E in questa domestichezza dimorando, il signore, che altro non voleva, finse mandare il marito fuori de la terra per soi bisogni e fecelo stare circa quatro giorni ascoso, e diede .sieco ordine che mandasse la moglie in la camera de misser Brandilise el sequente giorno, in ora che non vi fusse persona, doppo disenare incontinenti, e che lei dimostrasse volere da lui qualche consiglio, e ch’el consiglio adimandasse fusse de natura amoroso (come saperebbe fare, essendo donna de spirito e faceta molto), e alfin cum ogni ingegno se sforzasse nel processo del consiglio de farli non solamente il capuzzo del suo senno da Bologna, ma il crivello smarire. — E tu e io, per vedere la continenzia sua, anderemo, senza uscire del mio palazzo, a lato la camera sua, in uno luoco quale giá ho provisto, dove secretamente per una fessura ogni cosa vederemo; e, quando ne parerá tempo, sopragiungerenioli adosso, che non se ne sentirá: dove ne averemo il magiore piacere del mondo, — Roberto, lieto de far cosa grata al suo signore, trovò subito la moglie, e, seco ordinato quanto era