Pagina:Arienti, Giovanni Sabadino degli – Le porretane, 1914 – BEIC 1736495.djvu/225

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essere potuto uscire de la chiavata cassa, dixe ad alta voce e cum grande rabia: — Apri qui presto ! che ve venga el foco de sancto Antonio, ribaldi ! — dando tuttavia de le pugne nel coperto de la cassa. A le quale parole e rumore don Pedruzo, ch’avea ’giá seguito il desiderato suo piacere, dixe: — Che diavolo è qua dentro?—E, avendo paura de quello si sarebbe intra venuto, lassò subito la donna e fuggi fuori de casa per una fenestra, pierché l’usso era chiuso. E la donna aperse la cassa al marito, el quale usci fuori questionando cum lei, ché l’aveva chiavato in cassa. De che esousandose ella al meglio poteva, non so quello ne seguisse poi ; ché forse portò bene la penitenzia del prete. Si che, magnifica brigata, avendo inteso quello che intravenne a questo amico mio, iudico che sarebbe ben stato s’el medesimo intravenuto fosse a Roberto. — E, narrato questo, cum gesto reverente dixe: — Remanetive nel vostro piacere. — E, lassando cum rise grande la generosa brigata, se ne tornò a l’ospicio suo. Excellentissimo signor mio, questo piacevole oste fece ridere molto la degna compagnia e vergognare alquanto l’onestissime donne, le quale cum piacevole maniera dixeno: — Costui ha ben propriamente parlato da osto vechio, pazzo e menicatto come l’è: che li possa venire la tigna! — Ecusi ridendo, uno perumano e grazioso giovene, de egregi costumi e de stirpe darò, nominato leronimo de’ Ludovisi, dixe: — El solacevole effecto del prete Pedruzo, che audito avemo, me invita narrarvene uno de un altro prete, quasi simile a questo che udito abiamo, ch’ebbe piacevole fine, ma non per lui. Di che, piacendovi de intendere, io dirò, ché, per l’anima mia, piú solacevole caso non audisti mai. — A questo parlare essendo risposto che seguitasse, in questo modo cum laudevole mansuetudine dire incominciò. T-