Pagina:Arienti, Giovanni Sabadino degli – Le porretane, 1914 – BEIC 1736495.djvu/266

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dixe el medico, voltandose a la sconsolata Drigata: — Gentiloraini. levatelo suso dal capizale e operarne farli bere questo suco, ché non dubito, per Dio vero, come l’averá nel stomaco, el fia liberato. — Costoro, come desiderosi de la liberazione del giovene, presto nel lecto el levarono a sedere; e, confortandolo cum pietosi prieghi volesse bere quella medicina, ché poi meglio aconciarebbe i facti de l’anima sua e farebbe testamento, rispose lui, dimostrando per debilezza non potere sostenere il capo e facendo sembiante de infiare, che proprio facesse da dovero; — Oimè! 10 non so se potrò, — Alora dixe el piacevole compagno pietosamente, come buono sgherro: — Deh! caro fratello, per mio amore, sferzate bere questa medicina, che te vói dar el medico nostro cum tanta fede e caritá; ché altrimenti saresti casone de la tua morte, dove consequiresti la damnazione eterna. Su, fratei mio, non perdere tempo, serra gli occhi, e, se non tutta, almeno un poco ne bevi. — A queste parole il giovene, quasi come disperato, preso el bichiero in mano e postoselo a la boca, incontinente el levò via, dicendo cum gran fatica: — Oimè! questo me fia una pena intolerabile. — E, dicendoli el medico: — Bevi gagliardamente, baccalarazzo che tu sei: tu dimostri aspecto de uno Ectore e temi de bere questa poca medicina, — alfin pur, confortato da tutta la brigata, sorbi tutto el suco, reservandoselo in boca e facendo vista non poterlo inghiottire. E il medico, morendo de paura non gettasse fuori, diceva: — Su! gagliardemente ! non temere, mandalo giuso. — E cum gesti del capo e de le mane insignandoli, se acostò presso col viso del giovene, e, aprendo la boca fortemente, come se lui proprio fosse quello ch’el volesse bere, per farlo gagliardo e animoso, 11 giovene, che pur altro non aspectava, facendo sembiante de vomitare, li gettò tutto il suco fine nel gargozzo de la gola, in tanto che non andò gozzia a male; e poi, presto lassatose cadere indrieto, remaricandose affannosamente, quasi che il medico non cadde del lecto in terra per l’impeto de l’amara bevanda che sorbitte. Ma poco apresso, in sé retornato e non senza gran dispiacere, come pensare dovete, se volse, nettandose tuttavia