Pagina:Arienti, Giovanni Sabadino degli – Le porretane, 1914 – BEIC 1736495.djvu/267

Da Wikisource.

la boca, e, sputando forte e spesso, dixe verso la brigata: — E1 me dispiace assai che costui non abia bevuto questo suco, perché subito sarebbe stato liberato del veneno; ma pur me conforto, perché non puote essere non ne abia bevuto qualche poco. — E, decto questo, tocando il polso e la fronte a l’infermo, lo adimandava come se sentiva; e lui respondendo pian piano che se sentiva molto gravato e che non sapeva se vivo o morto fusse, el medico, tuttavia sputando per l’ofTensione de l’amaro suco, el confortava non avesse paura, dicendoli che ben guarirebbe, e ch’el suo stare alora grave causava perché era sul tondo de la luna. Or, come il giovene intese de la luna, subito cum grande cautezza, dimonstrando per doglia restarse sotto li lenzoli, se trette le brache e cum modo troppo dextro, quantunque inonesto, monstrò un poco fuori del lecto verso la brigata le disoneste parte de drieto, che parca un fiero viso cum le gote enfiate, e come infermo dixe, premendo: — O maestro, guardate bene in la spera ènea; che per l’amore de Dio non errasti in la rasonede questo tondo de luna, perché la cosa male per me andarebbe. — Il medico, vedendo l’acto e intendendo le parole, se acorse essere gabato, e per ira, coprendo la sua vergogna, sputò nel spechio culatorio. Di che il giovene non poco alegrandose, dixe: — Maestro, per il buco del culo voi saresti stato buono arderò, ché a la prima averesti saetato in carta. — E, decto questo, saltò fuori del lecto, ridendo smascelatamente cum tutta la brigata e dicendo: — Maestro mio, certo voi siete un buono medico, e il tempo, come multi fanno, non avete in lo studio perso. Idio ve mantenga in longa e tranquilla vita, ché per Dio piú nobile cura non potevi fare, che questa avete facto a la presenzia de tanti gentilomini in questo militare palazzo, che ben se può la nostra patria de tanto medico chiamare contenta. — Or, venuta la matina, dubitando el medico che di lui schernevolmente non se parlasse, fin.xe esserli opportuno andare a Bologna, e cum queste parole se parti. E di ciò fece bene; il perché la brigata liberamente, tutto il giorno e finché li dimorarono, cum grandissimo piacere de questo accidente insieme