Pagina:Arienti, Giovanni Sabadino degli – Le porretane, 1914 – BEIC 1736495.djvu/272

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de misser Peruzo da Todi, che portarne qui a sepellire a San Francesco, — senza altro impedimento li lassò passare. E, dilungati che furono de li su per la salizata uno buono gettare de pietra, uno de quelli capuni, come vòlse la disgrazia sua, che sentiva de gallo, cantò fortemente. Il quale canto sentendo el cavaliero, ch’era perusino, e dubitando de quello ch’era, dixe a li birri : — Andiamo presto dietro costoro, ché, per lo culo de sancto Erculano, sono ladri da galline! — E cum queste parole correndoli drieto, li scolari, sentendo cossi e cognoscendo ch’era el cavaliero cum li birri, per il percotimento de l’arme facevano, cominciarono ancora loro, piú che potevano, cum li furati capuni a fugire, e tanto corsene, quantunque non fusse troppo, che a casa del nobile omo Nicolò Zambecaro, dal canto da drieto, dove avevano lassato la porta aperta, giunseno, perché era in quella compagnia misser Rizardo suo fígliuolo, che per quello anno avea preso l’abito scolastico. E, in quella inirando dentro presto, chiusono la porta; ma fu si presto, che uno di loro compagni, chiamato misser Paulo da Lugo, non puoté intrare. In questo tempo giungendo li el cavaliero cum li birri, vide misser Paulo, el quale, recognosciuto loro, subitola fece quanto piú per le gambe ne poteva; e gli birri tuttavia drieto gli erano a le spalle. Il che sentendo lui, giunto ad una massa de pietre nel megio de la via, ne prese due animosamente, perché invero era gagliardo giovene, e, voltandose, ne giunse cum una nel pedo a quello che gli era piú propinquo, el quale per la doglia de la percossa cadde in terra; e poi, seguendo il fugare, arrivò nella via de Sancta Margarita, dove dimorava uno maestro Maffeo di Berto, infrangitore de fava. Il quale sentendolo lavorare, pichiò pian piano a l’usso, pregandolo li aprisse presto per l’amore di Dio. Maestro Maffeo li apritte; ed epso, intrato tutto affannato in casa, el pregò el volesse acceptare e ascondere, perché il cavaliero del podestá l’infugava, avendolo trovato cum certi suoi compagni che andavano a darse piacere. Né prima ebbe decto queste parole, ch’el cavaliero, tutto riscaldato, giunse li a l’usso, e, battendo forte a quello, dixe: — Apri! apri qui presto! — Il che sentendo misser Paulo e avendo gran paura.