Pagina:Arienti, Giovanni Sabadino degli – Le porretane, 1914 – BEIC 1736495.djvu/277

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NOVELLA XLV

Uno contadino piacevole de inverno fa levare la moglie che vada seco, lassala fuori de casa, e lei, non potendo entrare in quella, fínge impicarse per la gola. Il marito corre per aiutarla; lei entra in casa, e, lui restando fuori, non gli vuole aprire se non diventa prima cicogna. Magnifico conte, prestantissimi gentilomini e vui bellissime e amorose donne, avendo li nostri antiqui, sopra una loro possessione a le nostre Tombe di Magnani, uno piacevole e discreto mezadro, nominato Iacopo Barisello, cornamusico, il quale era spesso invitato sonare a nozze e a le feste, accadde per il tempo de carnesale, ch’avendo sonato gran parte de la nocte a casa de uno de la sua villa, che avea facto bella festa, se ne venne a casa sua, ed, essendo allora la neve e grandissimo freddo, quasi gelato entrò nel lecto e, acostatose a la moglie per rescaldarse, che dormiva, lei, sentendolo gelato, se svegliò e dixe: — Oimè! lacomo mio, ma tu sei si freddo! Non te accostare, per Dio, ché tu me dái noglia. — E lui, non curando le parole de la moglie, per il freddo pativa tuttavia, piú strecto se li acostava, dicendo cum voce tremula: — Abi un poco pazienzia, ché 10 me moro di freddo. — Or costei, che era tonda e grassa come quaglia di Candia, o per passione del freddo quale sufífrire non poteva, o che fusse pur cossi sua usanza, overo per disgrazia, 11 venne, voltando le spalle al marito, evaporato da le parte de sotto un poco de vento. Il quale sentendo lacomo oltramodo, perché era tutto coperto sotto li lenzoli, essendo piacevolissimo uomo, ebbe quasi voglia de ridere. Ma, stando pur cheto,o fusse svigliato da qualche buffonesco parosismo, overo per corregere la moglie de la sua inonestade, sentendose da troppo odore offeso sotto li lenzoli, dixe: — Margarita —ché cusi avea nome la donna, — leva suso un poco e vieni meco, ch’el m’è bisogno alquanto exonorare el ventre. — Il che dispiacendo a lei, ch’era sonolente, dixe: — Perlatoa fede, lacomo, non me dare piú noglia; lassarne stare. — E respondendo lui: — Leva sasso presto, ch’el bisogno me cazza, — ella alfine, come discreta, intendendo pur la voluntá