Pagina:Arienti, Giovanni Sabadino degli – Le porretane, 1914 – BEIC 1736495.djvu/305

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poi ch’ebbe narrato sopra epsa alcune belle e morale sentenzie, misser Francesco de Arcigna de Bertagna, studente in lege nel nostro Studio bolognese, uomo de nazione, de aspecto, e virtú nobile, e de commendazione degno assai e mio carissimo compatte, dixe: — Certo io laudo assai la sentenzia de la volpe e del gallo, quando dixeno che parlare non se vorebbe quando altri non ha bisogno, né dormire quando altri non ha somno, perché rare volte fructo buono ne segue. E per questo me pare quasi in proposito dire che male è legarse in strecta amicizia, quando altri non ha tempo né bisogno, ché a le volte ne segue damno e vergogna, come da me ora intenderete, per uno caso che ne le mie parte de Bertagna accadde, il quale, al meglio saperò e cum quella piú brevitá me será possibile, intendereti.