Pagina:Arienti, Giovanni Sabadino degli – Le porretane, 1914 – BEIC 1736495.djvu/323

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E quelle, secundo el suo pensiero, avute, una nocte, trovandose cum le giovene al modo usato, e parlando seco cum gran solazzo e piacere, le pregavano cum ardenti prieghi li volesseno servare la data fede de aprirli l’usso. E cum queste parole prendendoli le bianche mano e quelle a le volte basiando, ambedui in uno medesimo tempo, come ordinato aveano, cum cauto e destro modo gliele poseno a le brazze. La qual cosa vedendo le giovene, né intendendo altramente in quel principio la cosa, cominciarono a ridere; ma, volendole poi levare via, non poterono, e, cognosciuto lo inganno, semivive remasene. De che essendo li amanti in grandissimo piacere, dixeno: — Noi scioglieremo alora tal nodo da le mane vostre, che voi adempirete el nostro desiderio, poiché si longo tempo cum tanto nostro aflfanno e pena ce avete menato in trionfo. — E, cum queste parole discesi da la finestra in terra, li propinquo secretamente se poseno, per vedere e auscultare el fin de la cosa. E le giovene, poiché cognobbeno ogni loro arte e ingegno lavorare invano a sciogliere el groppo troppo fermo e forte, triste e dolorose piú che mai fusseno a la sua vita, incominciarono a dire: — Oh misere, oh sciagurate, dove semo conducte ! Mal per noi avemo cognosciuto Amore! Che maledecta sia l’ora e’l punto che videmo questi iniqui e pessimi amanti ! Lasso noi I che dirá la nostra maire e ’l patre e li nostri barbani, quando ci vederanno a le brazze queste diavolarie.^ Meglio saria certamente che mai non fussemo nate!—E, facendose cum queste parole mò Luna mò l’altra a la finestra per implorare aiuto e misericordia da li amanti, li chiamavano cum sordo grido e oflerivanli el core e la vita. Ma loro pur cheti, pigliando non poco piacere de tali lamenti e sospiri, restauravano, cum sua gran dolcezza, parte de le passate angossie. Ed epse, non sentendoli, cominciavano el piú duro e pietoso pianto del mondo, e dicevano: — Ahi! misere nui e in mal ora al mondo nate ! Sia maledecto el giorno che apparsene agli occhi nostri quisti ingrati amanti, che ce hanno per si facto modo ingannate e tradite! Lasso dolente noi! perché pigliassemo mai piacere de le loro false parole? Fosse piaciuto a Dio che piú presto ce avesseno occise, se vendecta pur de noi far