Pagina:Arienti, Giovanni Sabadino degli – Le porretane, 1914 – BEIC 1736495.djvu/324

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volevano, nanti che averce a tanta calamitá conducte! — E cum queste parole tornando a la finestra, cum summissa e flebile voce dicevano: — O leronimo, o Francesco, per l’amor de Dio, vogliati vedere la nostra vituperazione ! Venite a levarci de tanta noglia, venite, e piú non tardate, ché giá la nocte passa! Non la vedete vui? — E, non li sentendo, retornavano a dolerse. E, consigliandose tra loro se li dovean aprire o non, e bilanzando el bene e il male che de l’uno e de l’altro effecto seguire poteva, alfin cum cor contrito e umiliato dixeno: — O Dio, de la cui benignitá tutto el mondo è pieno, non guardare a questa volta a’ nostri peccati, provldi al nostro bisogno, che sai è grandissimo, abi de noi pietade; ché, se de questa rigida fortuna ce camparsi, a la Tua Deitá la nostra pudicizia dedicaremo. O sancta Caterina, de Cristo unica sposa, advocata de le vergene polcelle, aiutace questa volta, intercedi grazia per noi apresso il tuo dolce sposo, ch’el bisogna. Drizzane, ché è tempo, ne la via de la nostra salute, e non ce abandonare. — E, in queste orazione cum gran fervore dimorando, o fosseno inspirate da Dio (che credo che cosí fosse), o fosse pur altramente, deliberarono aprire l’usso a li nascosti amanti, sperando in Dio e in la vergine Caterina, per la promissione li aveano facto, che le defenderebbeno da le loro insidie. E, cum questo pensiero retornate a la fenestra, non restavano chiamare leronimo e P’rancesco, dicendoli e pregandoli che andasseno a l’usso ordinato, ché li aprirebbeno voluntieri, e recomandandoli cum le lacrime agli ochi e cum le brazze in croce el loro onore. Li amanti cum gran piacere aveano audito li cordogli, li pianti e sospiri de le giovene; e alfine, a quelli pietosi divenuti, cum lieto viso dixeno; — Diiime per la fede vostra: séti vui ancora sazie de li nostri guai e stenti tanto tempo per voi sostenuti? Séti voi ancora disposte ad aprirce l’usso, ladre crudele? — — Si, siamo — risposeno loro; — venite pur in casa. — E cussi, intrati in epsa, subito cum dolci e amorosi baci se recarono le amante in brazze, cum pensiero cogliere el fructo de le loro fatiche. Ma epse, avendo giá cum caldo animo calcato ogni umana fragilitá, in questo modo dixeno: — Se avessimo existi-