Pagina:Arienti, Giovanni Sabadino degli – Le porretane, 1914 – BEIC 1736495.djvu/396

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mandò subito a l’impresa il conte Zoanne de Vintemiglia, alora viceré de Cicilia, cum molta gente d’arme e cum aiuto del principe di Taranto. Ma non piú presto ebbe preso accordo il re de Barbaria cum Alfonso, al quale promise dare ogni anno quarantamilia doble d’oro, che se parti de Tunisi cum tutta l’armata avea, cum summa celeritate, e venne nel desiderato Regno italico. Dove, conquistato Neapoli e gran parte de epso Regno, alfine, essendo acampato a Gaetta cum circa decesepte nave e deceotto galee, e cum lui molti principi, signori e baroni ne l’arme strenui e valorosi, el duca Filippo Maria Vesconte (come quello, che per magnanima sua natura e per fugire l’ocio, inimico d’ogni spirito valoroso, non abandonava alcuno infelice) fece subito armare quattordece nave grosse e septe galee genoese nel porto de Genoa cum maravigliose forze, e, facto de quelle capitanio misscr Biasio Isare genoese, omo ne l’arme strenuo e peritissimo duce de battaglie navale, li dette f)er compagno misser Iacopino suo commissario, quantunque ne fusse da’ genoesi, suoi voluntari suditi, pregato volesse prendere la proteczione de la casa Andegavense, cioè del re Rainero, el quale aveva giá mandato la regina Blisabet sua consorte col piccolo suo figlio duca Zoanne ne la parte del Regno datasegiá tutta ad Alfonso, excepto casa Caldora e casa Campanesca, perché epso re Rainero era stato preso dal duca de Borgogna ne la guerra avea col re di Pranza. E, cum quelle spiegate le bianche vele al prospero vento, el secando giorno de augusto, corrente gli anni de la perpetua salute 1435, navigarono verso Neauoli; dove il quinto giorno de augusto, presso Gaetta a l’isola de Raponzo, afrontarono l’armata del re Alfonso e quella felicemente ruppeno e spezarono. Dove epso re fu preso, e seco il re di Navara e il maestro de san lacomo, suoi germani fratelli. E l’altro suo fratello, nominato lo infante don Piero di Castiglia, cum astuzia degna e animo grande, in una barchetta, per forza de remi, fugi in Calabria. Ma, essendo cum gran fatica e periculo conqui.stato epso re di Navarra dal ducal commissario misser Iacopino, non prima se li vòlse rendere, che lui cum le sue proprie mano facesse misser Iacopino cavaliero. Fu preso eziandio il gran principe di Taranto,