Pagina:Arienti, Giovanni Sabadino degli – Le porretane, 1914 – BEIC 1736495.djvu/465

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Novella XVIII. — Gugiietmone da Panna se fa frate de San Baxilio e, per non avere pazienza de mangiare cum le gatte, esce furiosamente de la religione.^3 Novella XIX. — Piron dal P’arneto vende uno carro di legne; il quale, volendo i denari, è menato a confessare e poi cavatoli sangue.» 87 Novella XX. — Misser Lorenzo, cavaliero araldo, se lassa convenire denanti al pretore da uno notaro, al quale è dimostrato non essere in bono sentimento; e misser Lorenzo libero se parte, lassando il notaro schernito e desperato. .» 93 Novella XXL — Pirreo, figliolo de Azzo terzo da Elste, illustrissimo marchese, dimorando a Bologna nel Studio, pudicamente se ínamora de Panhlia. La quale a morte se inferma e, prima che mora, vòle epso vedere; e ambedui nella visitazione morono.» 101 Novella XXII. — El figliuolo del re di Portogallo, fingendo andare per voto in lerosolima, tie va in Inghilterra e mena via la figliuola del re, sua amante, e, ambedui in diversi luochi rapiti, sono in servitute posti. In la quale dimorati un tempo, in Portogallo inopinatamente se trovano, dove cum grande festa e letizia se maritano.» ni Novella XXIII. — Misser Astorre, signor de Faenza, dona uno merlo a misser Salvatore da la Lama; poi cum gran piacere in mezo la piaza a le meretrice glielo fa rubare, e di poi li dona uno bello cavallo. > 137 Novella XXIV. — Uno scolaro monta a cavallo di Bellocchio, credendo sia un diavolo ch’el porti in Pranza; il quale poi et getta nelle spine.» 131 Novella XXV. — Una donna se fa incantare le facture, e Nestor bolognese se d:i piacere cum la figliuola di lei, lungamente amata da lui.» 141 Novella XXVI. — El duca de Milano se fa condure de nocte una giovene amata da lui, e la duchessa se ne acorgc ; dove, in luoco de l’amata donna, epsa se fa travestita menare al duca. Il quale, vedendose ingannato, a beneficio de la giovene e contento de la duchessa, virtuosamente lassa l’impresa» 155 Novella XXVII. — Uno cameriero del principe Nicolò, marchese da Este, adimanda ad epso principe il faza cavaliero, e, questa dignitá essendoli negata, li adimanda rarma sua; unde cum morale exemplo li è donato uno capo de aglio; e f>oi diventa religioso certosino.» 161 Novella XXVIll. — Il re di Pranza, intendendo per exemplo avere una infirmitate mortale, i>er liberarsene da epsa fa sposare la figliuola del suo medico a Dionisio, suo caro cavaliero, e poi li fa tagliare la testa » 167