Pagina:Arienti, Giovanni Sabadino degli – Le porretane, 1914 – BEIC 1736495.djvu/467

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INDJCK Novei-la XXXIX. — lacomina, moglie de Pedrello, se dá piacere col prete da Modiana. Il marito se ne sente e dimanda che cosa fa. Lei responde: — Son lí bòi che me medicano. — Il marito per tempo se lieva e piglia le brache del prete in luoco de le sue, e lui e la donna restano affannosi, e poi per idonea e piacevole scusa ognuno resta contento . . . pag. 231 Novella XL. — Il prete Mengolino, essendo caduto in disgrazia del vescovo di Padoa, entra nel suo zardino nel tempo ch’el desena, e, non essendo risposto al stjo saluto, se calla el carniero, mostrando il tondo verso la mensa. Dove reaquista la grazia del ve.scovo.» 237 Novella XLI. — Maestro Piero Vilutaio, zeloso de la moglie, crede e.sser morto, per esserli dato ad intendere; e per questo è posto in una botte, poi cavato fuori e concio da morto. Alfin resuscita e de la gelosia resta liberato ...... > 241 Novella XLII. — M.acstro Nicolao da Massa, medico, dicto Portantino, compra uno porco, il quale gli è furato da certi scolari. Il medico se ne lamenta; il podestá manda la famiglia a casa de li scolari a cercarlo ; il quale trovano a ledo, e, dettoli essere uno amalato di peste, la famiglia fuge e il porco.a damno del medico da li scolari è golduto ...» 251 Novella XLIII. — Uno gentilomo al Bentivoglio finge esser punto da uno a.spido sordo. Uno medico per guarirlo li dá la medicina; e, quella mostmndo il giovene non poter retenere, la getta nel viso al medico, e poi, cum gran solazzo, in luoco de la spera ènea li mostra misser lo tondo, acciò non erri in la rasone de la luna.» 257 Novella XLIV. — Certi scolari furano capuni; poi, trovati da la famíglia del podestá loro, se defendono dicendo portare uno morto a sepellire. E poi uno di loro in luoco de asino è bastonato. > 265 Novella XLV. — Uno contadino piacevole de inverno fa levare la moglie che vada seco, lassala fuori de casa, e lei, non potendo entrare in quella, finge impícarse per la gola. II marito corre per aiutarla; lei entna in casa, e, lui restando fuori, non gli vuole aprire se non diventa prima cicogna .» 271 Novella XLVI. — L’abbate de Sancto Proculo, mangiando cum li soi monaci lasagne, se scotta la boca; dove l’uno de l’altro se trova ingannato.» 275 Novella XLVII. — El prete da Russi, agro bolognese, fa uno capo de oca in luoco de sancta reliquia baciare a certe citadine e ad altre rusticane gente ; dove è accusato al vescovo, e poi cum idonea scusa e cum picelo dono è liberato . .» 279 Novella XLVIII. — El signor de Carpi se fa condure una