Pagina:Ariosto, Ludovico – Orlando furioso, Vol. I, 1928 – BEIC 1737380.djvu/248

Da Wikisource.
242 canto


76
     Per piú rispetti il paladino molto
si dimostrò di questo amor contento:
ch’oltre che ’l re non lasciarebbe asciolto
Bireno andar di tanto tradimento,
sarebbe anch’esso per tal mezzo tolto
di grave e di noioso impedimento,
quivi non per Olimpia, ma venuto
per dar, se v’era, alla sua donna aiuto.

77
     Ch’ella non v’era si chiarí di corto,
ma giá non si chiarí se v’era stata;
perché ogn’uomo ne l’isola era morto,
né un sol rimase di sí gran brigata.
Il dí seguente si partîr del porto,
e tutti insieme andaro in una armata.
Con loro andò in Irlanda il paladino;
che fu per gire in Francia il suo camino.

78
     A pena un giorno si fermò in Irlanda;
non valser preghi a far che piú vi stesse;
Amor, che dietro alla sua donna il manda,
di fermarvisi piú non gli concesse.
Quindi si parte; e prima raccomanda
Olimpia al re, che servi le promesse:
ben che non bisognassi; che gli attenne
molto piú, che di far non si convenne.

79
     Cosí fra pochi dí gente raccolse;
e fatto lega col re d’Inghilterra
e con l’altro di Scozia, gli ritolse
Olanda, e in Frisa non gli lasciò terra;
et a ribellïone anco gli volse
la sua Selandia: e non finí la guerra,
che gli diè morte; né però fu tale
la pena, ch’al delitto andasse eguale.