Pagina:Ariosto, Ludovico – Orlando furioso, Vol. I, 1928 – BEIC 1737380.djvu/355

Da Wikisource.

quintodecimo 349


104
     Questo, perché mille fïate inante
giá ripreso l’avea di quello amore,
di lui piú saggio, il fratello Aquilante,
e cercato colei trargli del core,
colei ch’al suo giudicio era di quante
femine rie si trovin la peggiore.
Grifon l’escusa, se ’l fratel la danna;
e le piú volte il parer proprio inganna.

105
     Però fece pensier, senza parlarne
con Aquilante, girsene soletto
sin dentro d’Antïochia, e quindi trarne
colei che tratto il cor gli avea del petto;
trovar colui che gli l’ha tolta, e farne
vendetta tal, che ne sia sempre detto.
Dirò, come ad effetto il pensier messe,
nell’altro canto, e ciò che ne successe.