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372 | canto |
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Quale è colui che prima oda il tumulto,
e de le sacre squille il batter spesso,
che vegga il fuoco a nessun altro occulto,
ch’a sé, che piú gli tocca, e gli è piú presso;
tal è il re Carlo, udendo il nuovo insulto,
e conoscendol poi con l’occhio istesso:
onde lo sforzo di sua miglior gente
al grido drizza e al gran rumor che sente.
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Dei paladini e dei guerrier piú degni
Carlo si chiama dietro una gran parte,
e vêr la piazza fa drizzare i segni;
che ’l pagan s’era tratto in quella parte.
Ode il rumor, vede gli orribil segni
di crudeltá, l’umane membra sparte.
Ora non piú: ritorni un’altra volta
chi voluntier la bella istoria ascolta.
fine del primo volume.