Pagina:Ariosto, Ludovico – Orlando furioso, Vol. II, 1928 – BEIC 1738143.djvu/305

Da Wikisource.

ventesimosesto 299


68
     Giá son le lor querele differite
fin che soccorso ad Agramante sia
(questo sapete); et han d’ogni lor lite
la cagion, Doralice, in compagnia.
Ora il successo de l’istoria udite.
Alla fontana è la lor dritta via,
ove Aldigier, Marfisa, Ricciardetto,
Malagigi e Vivian stanno a diletto.

69
     Marfisa a’ prieghi de’ compagni avea
veste da donna et ornamenti presi,
di quelli ch’a Lanfusa si credea
mandare il traditor de’ Maganzesi;
e ben che veder raro si solea
senza l’osbergo e gli altri buoni arnesi,
pur quel dí se li trasse; e come donna,
a’ prieghi lor lasciò vedersi in gonna.

70
     Tosto che vede il Tartaro Marfisa,
per la credenza c’ha di guadagnarla,
in ricompensa e in cambio ugual s’avisa
di Doralice, a Rodomonte darla;
sí come Amor si regga a questa guisa,
che vender la sua donna o permutarla
possa l’amante, né a ragion s’attrista,
se quando una ne perde, una n’acquista.

71
     Per dunque provedergli di donzella,
acciò per sé quest’altra si ritegna,
Marfisa, che gli par leggiadra e bella,
e d’ogni cavallier femina degna,
come abbia ad aver questa, come quella,
subito cara, a lui donar disegna;
e tutti i cavallier che con lei vede,
a giostra seco et a battaglia chiede.