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ventesimosettimo 345


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     Per rïavere il buon destrier si mosse
Ruggier, che giá per questo s’era armato;
ma poi di Mandricardo ricordosse,
a cui de la battaglia era ubligato:
non seguí Rodomonte, e ritornosse
per entrar col re tartaro in steccato
prima che ’ntrasse il re di Sericana,
che l’altra lite avea di Durindana.

113
     Veder tôrsi Frontin troppo gli pesa
dinanzi agli occhi, e non poter vietarlo;
ma dato ch’abbia fine a questa impresa,
ha ferma intenzïon di ricovrarlo.
Ma Sacripante, che non ha contesa,
come Ruggier, che possa distornarlo,
e che non ha da far altro che questo,
per l’orme vien di Rodomonte presto.

114
     E tosto l’avria giunto, se non era
un caso strano che trovò tra via,
che lo fe’ dimorar fin alla sera,
e perder le vestigie che seguia.
Trovò una donna che ne la riviera
di Senna era caduta, e vi peria,
s’a darle tosto aiuto non veniva:
saltò ne l’acqua e la ritrasse a riva.

115
     Poi quando in sella volse risalire,
aspettato non fu dal suo destriero,
che fin a sera si fece seguire,
e non si lasciò prender di leggiero:
preselo al fin, ma non seppe venire
piú, donde s’era tolto dal sentiero:
ducento miglia errò tra piano e monte,
prima che ritrovasse Rodomonte.