Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/57

Da Wikisource.

canto secondo 23


 [60]
E poi ch’al fin le parue eſſerne chiara
     Gli diſſe: Cauallier datti ripoſo
     Che ben puo la mia giunta eſſerti cara
     Parerti queſto giorno hauenturoſo.
     Andiam pur toſto a quella ſtanza auara
     Che ſi ricco teſor ci tiene aſcoſo;
     Ne ſpeſa ſara inuan queſta fatica
     Se fortuna non m’e troppo nemica.

 [61]
Riſpoſe il cauallier: Tu voi ch’io paſſi
     Di nuouo i monti e moſtriti la via?
     A me molto non e perdere i paſſi
     Perduta hauendo ogni altra coſa mia;
     Ma tu per balze e ruinoſi ſaſſi
     Cerchi entrar in pregione; e coſi ſia.
     Non hai di che dolerti di me poi
     Ch’io tel predico e tu pur gir vi voi.

 [62]
Coſi dice egli e torna al ſuo deſtriero
     E di quella animoſa ſi fa guida
     Che ſi mette a periglio per Ruggiero
     Che la pigli quel mago o che la ancida.
     In queſto ecco alle ſpalle il meſſaggero
     Ch’: Aſpetta aſpetta! a tutta voce grida
     Il meſſagger da chi il Circaſſo inteſe
     Che coſtei fu ch’all’erba lo diſteſe.

 [63]
A Bradamante il meſſagger nouella
     Di Mompolier e di Narbona porta
     Ch’alzato gli ſtendardi di Caſtella
     Auean con tutto il lito d’Acquamorta;
     E che Marſilia non v’eſſendo quella
     Che la douea guardar mal ſi conforta
     E conſiglio e ſoccorſo le domanda
     Per queſto meſſo e ſe le raccomanda.

 [64]
Queſta cittade e intorno a molte miglia
     Cio che fra Varo e Rodano al mar ſiede
     Auea l’imperator dato alla figlia
     Del duca Amon in ch’hauea ſpeme e fede;
     Pero che ’l ſuo valor con marauiglia
     Riguardar ſuol quando armeggiar la vede.
     Or com’io dico a domandar aiuto
     Quel meſſo da Marſilia era venuto.

 [65]
Tra ſi e no la giouane ſuſpeſa
     Di voler ritornar dubita vn poco:
     Quinci l’onore e il debito le peſa
     Quindi l’incalza l’amoroſo foco.
     Fermaſi al fin di ſeguitar l’impreſa
     E trar Ruggier de l’incantato loco;
     E quando ſua virtu non poſſa tanto
     Almen reſtargli prigioniera a canto.

 [66]
E fece iſcuſa tal che quel meſſaggio
     Parue contento rimanere e cheto.
     Indi giro la briglia al ſuo viaggio
     Con Pinabel che non ne parue lieto;
     Che ſeppe eſſer coſtei di quel lignaggio
     Che tanto ha in odio in publico e in ſecreto:
     E gia ſ’auiſa le future angoſce
     Se lui per maganzeſe ella conoſce.

 [67]
Tra caſa di Maganza e di Chiarmonte
     Era odio antico e inimicizia intenſa;
     E più volte ſ’hauean rotta la fronte
     E ſparſo di lor ſangue copia immenſa:
     E perho nel ſuo cor l’iniquo conte
     Tradir l’incauta giouane ſi penſa;
     O come prima commodo gli accada
     Laſciarla ſola e trouar altra ſtrada.