Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/58

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24 orlando furioso


 [68]
E tanto gli occupo la fantaſia
     Il natiuo odio il dubbio e la paura
     Ch’inhauedutamente vſci di via:
     E ritrouoſſi in vna ſelua oſcura
     Che nel mezzo hauea vn monte che finia
     La nuda cima in vna pietra dura;
     E la figlia del duca di Dordona
     Gli e ſempre dietro e mai non l’abandona.

 [69]
Come ſi vide il Maganzeſe al boſco
     Penſo torſi la donna da le ſpalle.
     Diſſe: Prima che ’l ciel torni più foſco
     Verſo vn albergo e meglio farſi il calle.
     Oltra quel monte ſ’io lo riconoſco
     Siede vn ricco caſtel giu ne la valle.
     Tu qui m’aſpetta; che dal nudo ſcoglio
     Certificar con gli occhi me ne voglio.

 [70]
Coſi dicendo alla cima ſuperna
     Del ſolitario monte il deſtrier caccia
     Mirando pur ſ’alcuna via diſcerna
     Come lei poſſa tor da la ſua traccia.
     Ecco nel ſaſſo truoua vna chauerna
     Che ſi profonda più di trenta braccia.
     Tagliato a picchi & a ſcarpelli il ſaſſo
     Scende giu al dritto & ha vna porta al baſſo.

 [71]
Nel fondo hauea vna porta ampla e capace
     Ch’in maggior ſtanza largo adito daua;
     E fuor n’uſcia ſplendor come di face
     Ch’ardeſſe in mezzo alla montana caua.
     Mentre quiui il fellon ſuſpeſo tace
     La donna che da lungi il ſeguitaua
     (perche perderne l’orme ſi temea)
     Alla ſpelonca gli ſopragiungea.

 [72]
Poi che ſi vide il traditore vſcire
     Quel ch’hauea prima diſegnato inuano
     O da ſe torla o di farla morire
     Nuouo argumento imaginoſſi e ſtrano.
     Le ſi fe’ incontra e ſu la fe’ ſalire
     La doue il monte era forato e vano;
     E le diſſe ch’hauea viſto nel fondo
     Vna donzelIa di viſo giocondo.

 [73]
Ch’a’ bei ſembianti & alla ricca veſta
     Eſſer parea di non ignobil grado;
     Ma quanto più potea turbata e meſta
     Moſtraua eſſerui chiuſa ſuo mal grado:
     E per ſaper la condizion di queſta
     Ch’hauea gia cominciato a entrar nel guado;
     E ch’era vſcito de l’interna grotta
     Vn che dentro a furor l’hauea ridotta.

 [74]
Bradamante che come era animoſa
     Coſi mal cauta a Pinabel die fede;
     E d’aiutar la donna diſioſa
     Si penſa come por cola giu il piede.
     Ecco d’un olmo alla cima frondoſa
     Volgendo gli occhi vn lungo ramo vede;
     E con la ſpada quel ſubito tronca
     E lo declina giu ne la ſpelonca.

 [75]
Doue e tagliato in man lo raccomanda
     A Pinabello e poſcia a quel ſ’apprende:
     Prima giu i piedi ne la tana manda
     E ſu le braccia tutta ſi ſuſpende.
     Sorride Pinabello e le domanda
     Come ella ſalti; e le man apre e ſtende
     Dicendole: Qui foſſer teco inſieme
     Tutti li tuoi ch’io ne ſpegneſſi il ſeme!