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Perche gli diſſe, e lo ſé chiaro e certo,
Che qual trouolla tal gli la rendea,
E benché degno era d’ogni onta í merto
De la diſcortefia, ch’ufata hauea,
Pur contentar, d’hauerlo allo ſcoperto
Fatto ſtar tutte notte, ſi volea,
Ne l’eſcufa accetto che foſſe Amore
Stato cagion di coli graue errore.
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Ch’ Amor die far gentile vn cor villano
E non far d’ un gentil contrario effetto,
Partito che ſi ſu di qui Triſtano
Clodion non ſte molto a mutar tetto,
Ma prima conſegno la rocca in mano
A vn cauallier, ch molto gli era accetto,
Con patto ch’egli, e chi da lui veniſſe,
Queſt’ uſo in albergar ſempre ſeguiſſe.
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Che’l cauallier e’ habbia maggior poſſanza
E la dona beltá, ſempre ci alloggi?
E chi vinto riman voti la ſtanza
Dorma fu’l prato, o altroue ſcenda e poggi?
E ſinalmente ci ſé por l’ufanza
Che vedete durar fin’ al di d’hoggi,
Hor mentre il cauallier queſto dicea
Lo ſcalco por la menſa fatto hauea.
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Fatto l’hauea ne la gran ſala porre
Di che non era al mondo la piú bella,
Indi con torchi acceſi venne a torre
Le belle donne, e le conduſſe in quella:
Bradamate all’entrar co gliocchi ſcorre
E ſimilmente fa P altra Donzella
E tutte piene le ſuperbe mura
Veggon di nobiliſſima pittura.
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Di ſi belle ſigure e adorno il loco
Che per mirarle oblian la cena quaſi,
Anchor che a i corpi non biſogni poco
Pel trauaglio del di laſſi rimaſi,
E lo ſcalco ſi doglia, e doglia il coco
Che i cibi laſcin raffreddar ne i vaſi,
Pur ſu chi diſſe meglio ſia che voi
Paſciate prima il ventre, e gliocchi poi.
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S’erano affifi e porre alle viuande
Voleano man, quando il Signor s’ auide
Ch l’alloggiar due dòne evn’error grade
L’una ha da ſtar l’altra cóuien che ſnide,
Stia la piú bella, e la men ſuor ſi mande
Doue la pioggia bagna e’l vento ſtride,
Perch no vi ſon giúte amedue a vn’ hora
L’una ha a partire e l’altra a far dimora.
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Chiama duo vecchi e chiama alcue ſue
Donne di caſa, a tal giuditio buone,
E le donzelle mira, e di lor due
Chi la piú bella ſia fa paragone,
Finalmente parer di tutti ſue
Ch’era piú bella la ſiglia d’Anione
E non men di beltá l’altra vincea
Che di valore i guerrier vinti hauea.
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Alla donna d’ Manda che non ſanza
Molta foſpition ſtaua di queſto
Il Signor diſſe, che ſeruian l’ufanza
Non v’ ha donna a parer ſé non honeſto,
A voi cóuien procacciar d’altra ſtanza:
Quado a noi tutti e chiaro e manifeſto
Che cortei di bellezze e di ſembianti
Anchor ch’inculta ſia, vi paſſa inanti.