Pagina:Ariosto - Orlando furioso, secondo la stampa del 1532, Roma 1913.djvu/656

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ANDREAS Gritti, Dei gratia Dux Venetiarum &c. Vniuerſis & ſingulis Rectoribus, Poteſtatibus, Iusdicētibus locorum, & terrarum Dominii noſtri, ac Officialibus huius ciuitatis: fidelibus dilectis ſalutem, & dilectionis affectum. Alli vii. del inſtante hauemo cōceffo con ei conſiglio noſtro de Pregadi gratia, & faculta al dilettiſſimo noſtro Lodouico Arioſto, nobile Ferrarienſe familiar del Eccellētiſſimo Signor Duca di Ferrara, che vna opera ſua chiamata Orlando Furioſo, per lui compoſta, & nouamente corretta & reformata: poſſi lui ſolo farla ſtampar, & vedere. Ne ad altri quefto ſia licito nelle terre & loci noſtri, con quelli modi & conditioni, & ſotto quelle pene, che ꝑ el Collegio noftro li fu conceſſo del .1515. a di .25. Ottubrio. Perho vi cōmettemo che ditta noſtra gratia li oſſeruiate, & da tutti faciate inuiolabiliter offeruar. Dat’. in noſtro Ducali Palatio, die .xiiii. Ianuarii inditione prima. M. D. XXVII.


FRANCISCVS Secundus Dux Mediolani &c. Eſſendo nui ſempre facili in concedere tutte le dimande, che per qualu_qꝫ cauſa hāno in fe honeſta. Tāto più douemo eſere faciliſſimi in concedere quelle che ꝑ virtu ſono honeſtiſſime. Ricercādone adunqꝫ Il Nobiliſſimo, & Dottiſſimo, Meſſer Ludouico Arioſto Gentilhomo Ferrareſe, che vogliamo ꝑuedere nō ſi poſſi ſtampare nel noſtro Dominio ſenza ſua licentia durante la lui vita, lopera per lui nouamente reuiſta & ampliata ſotto il nome di Orlando Furioſo, accio che altri non habbi a guadagnare de le ſatiche ſue. Non habbiamo poſſuto in coſa tanto honeſta deſdirli. E perho per tenore de le preſente concedemo, che viuēdo il detto Arioſto: niuna perſona del ſtato noſtro, ne altri poſſi ſtampare ne ſare ſtampare, ne ſtampato altroue vendere nel nr̃o Dn̄io la detta oꝑa ſēzaſua eſp̄ſſa licētia, ſotto pena di ꝑdere li libri, & vno ducato per ciaſcuno volume, da eſſere ſcoſſo irremiſſibilmente da chi cōtraſara, e la mita ſia applicata alla Camera nr̃a, laltra mita come piacera al detto Arioſto, ad ogni requiſitione delquale cōmandiamo a qualu_qꝫ noſtri officiali & ſudditi a chi appartenera che facciano pienamente oſſeruare quanto ne le preſente ſi contiene, ꝑche coſi e noſtra ſerma volunta. Datu_ Comi ſub nr̃i fide ſigilli. Die .xx. Iulii .M. D. XXXI. Gal. Cap̄.

❡ E la medeſima gratia hāno conceſſo all’Authore l’Illuſtriſſimi Duci
di Ferrara di Mantua e d’Vrbino, & altre potentie: come in
altri priuilegi ſi cōtiene, che per non aggiungere piu
carte al volume ſi ſon laſciati d’imprimere.