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| 362 | IN MEMORIA |
Maria Dini ved. Tonini-Bossi, d’anni 61, pianista diplomata dalla R. Accademia S. Cecilia di Roma, morì a Fossombrone (Pesaro).
A Pietroburgo, Antonio Arenski, d’anni 45, una delle più grandi speranze della scuola musicale russa. Era professore di contrappunto nel Conservatorio di Mosca e diede due anni or sono un’opera, Damajanti, la cui originalità di ritmi e d’armonia aveva dato prova insigne d’un’ardita, ferace e personale fantasia.
E morta a Firenze la contessa Letizia Rasponi, vedova del senatore Rasponi; era una discendente di Gioachino Murat, cognato di Napoleone I e Re di Napoli. Coltissima, caritatevole, aveva un profondo culto delle memorie murattiane, tanto che poco tempo fa aveva ordinato ricerche a Pizzo di Calabria, dove l’infelice Re venne fucilato.
È morto il giorno 11 marzo a Buenos-Aires il presidente Emanuele Quintana. Il dottor Quintana, successo al generale Roca nella presidenza della Repubblica Argentina il 12 ottobre 1904, aveva 70 anni. Avvocato ed uomo politico eminente, prima di essere nominato alla più alta carica dello Stato — senza competitori — era stato deputato, poi senatore, ministro plenipotenziario. Carattere integro, rigido nei suoi principi, non ebbe però modo di esplicare un’azione di notevole importanza nei 18 mesi che fu alla presidenza. Era un sincero amico dell’Italia e degli italiani.
A Madrid, Manuel Fernandez Caballero, ch’era nato a Murcia il 4 marzo 1835, uno dei più distinti musicisti spagnuoli e sopratutto un zarzuelista d’una fecondità meravigliosa. La Gran Via e il Duo dell’Africana, noti anche in Italia, son forse la quarantesima parte de’ suoi lavori di tal genere. Scrisse anche della buona musica sacra.
A Buenos-Aires, in età di 52 anni, Gaetano Naldini, già professore d’orchestra, poi impresario di ottime Compagnie liriche per decoro suo, degli artisti e dell’arte italiana nell’America del Sud.
A Vienna, a 72 anni, il principe Paolo Metternick-Winneburg, membro della Camera dei Signori. Con lui sparisce l’ultimo figlio del principe Clemente Metternick, il grande ministro che per moltissimi anni fu uno degli arbitri dell’Europa. Il principe Paolo era marito alla contessa Melania Zichy-Ferraris e il giorno prima della sua morte aveva voluto assistere alle nozze della sua figlia Paolina col principe Massimiliano di Thurn e Taxis.
A Bologna, ove si trovava di passaggio, e precisamente nella bottega d’un barbiere, è morto il comm. Ugo Burnazzi, che fu per molti anni Sindaco di Ravenna e che fu anche appassionato musicista, autore di un’opera comica in un prologo ed un atto, intitolata Mia moglie è in collera, pubblicata dalla nostra Casa.
A Roma, a 86 anni, Luigi Evangelisti, ultimo colonnello della Gendarmeria pontificia. Nel 1849, sottotenente dei dragoni, l’Evangelisti rinunziò al grado piuttosto che servire la Repubblica e segui Pio IX a Gaeta e nel 1870, fatto prigioniero e condotto ad Alessandria, si dimise non ascoltando le promesse che gli si facevano di nominarlo generale.
A Milano, Filippo Schulteis Brandi, noto in arte col nome di Filippo Aldobrandi. Fu baritono apprezzato per buoni mezzi vocali e non comune intelligenza.
A Marsiglia, in età di 71 anni, la signora Rabaud de Maësen, cantante che ebbe meritata celebrità sotto il secondo impero. Creò al teatro Lirico di Parigi i Pescatori di perle, Don Pasquale, Rigoletto ed altre opere, ed ebbe pure molto successo in Italia.
A Pesaro, il conte cav. uff. Giovanni Antonio Bolis, colonnello di fanteria a riposo, fondatore e direttore del giornale politico settimanale L’Adriatico. Nato nell’ottobre 1837 dal conte Francesco e dalla marchesa Isabella Paolucci, il Bolis abbandonò la carriera attiva nel 1888, assumendo il posto di ispettore del Liceo Musicale Rossini. Lascia vedova la contessa Giuseppina Consoni.
A Milano, improvvisamente, è morta la signora Rosa Berteselli vedova Picozzi, donna dotata d’ogni più eletta virtù famigliare; fu sposa del compianto e inobbliato poeta e patriotta Antonio Picozzi.
A Toulouse, ove viveva ritirato dedito all’insegnamento del canto, è morto l’ex-baritono Jacques Roudil, acclamatissimo in Guglielmo Tell, Hamlet, Africana, e che fu anche per alcuni anni direttore del Théâtre du Capitole di T ulouse.
A Torino è morta la signora Susanna Valabrega vedova Treves, donna dotata d’ogni più nobile virtù famigliare, madre adorata dell’egregio dott. Claudio Treves, direttore del giornale Il Tempo di Milano.
A Milano, improvvisamente, la signora Pasi Amelia vedova Ferrari, che fu ottima cantante in gioventù ed indi fu moglie esemplare, consigliera e collaboratrice nelle più ardue e fortunate imprese teatrali del notissimo impresario d’America e della Scala, signor Ferrari.
A Milano, la signora Maria Giovanola, moglie al dottor Carlo Labus, notissimo agli artisti lirici quale specialista per le malattie dell’apparato vocale. Era figlia al defunto senatore commendatore Antonio Giovanola, già ministro dei Lavori Pubblici.
Claudio Toscanini — altro fra i Reduci Garibaldini — morì in Milano il 29 marzo scorso. Alla famiglia ed in particolare al figlio maestro Arturo Toscanini vivissime condoglianze.