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MONTAGU YEATS BROWN


m. 23 febbraio 1921.


L’iscrizione a socio effettivo del nostro Istituto mantenuta con rara fedeltà da Mr. Brown per 55 anni, dal 24 giugno 1866 fino alla morte, sarebbe titolo più che sufficiente per tessere con particolare cura la presente necrologia; se titoli ben più cospicui di questo, quali l’altezza degli uffizi sostenuti, l’azione esercitata nei più svariati campi dell’umana attività, le benemerenze acquistate verso Genova, non imponessero l’obbligo di parlare di lui con quella larghezza ed abbondanza di ragguagli che convengono ad un’esistenza così laboriosamente multiforme e così piena d’interesse come la sua. La famiglia dal cui grembo uscì questo nostro consocio merita del pari speciale considerazione, sia dal lato storico, per l’origine lo sviluppo e taluni personaggi di essa, sia dal lato sociale, per quel tipico cosmopolitismo, proprio degli Inglesi, che spinge molti di costoro a lasciare il nativo paese per istabilirsi, quasi sempre dopo un lungo errare attraverso terre e genti nuove, in estranie contrade, dove partecipano s’inte­ressano s’affezionano alla vita del paese d’elezione, ma conservano però tena­cemente e talora ostentano sotto un’apparente bonomia la loro qualità di cittadini inglesi, consci della potenza della loro nazione, come della propria l’antico romano quando esclamava: civis romanus sum!

I Brown sono oriundi del Cumberland; dove possedettero per alcuni secoli un tenimento chiamato Scales, tre miglia da Kirkoswald. I primi di loro di cui si ha memoria erano guardie a cavallo, affittavoli sotto Lord Dacre, ed avevano il compito di tenere indietro gli Scozzesi dalla frontiera inglese. L’al­bero genealogico di essa famiglia mostra poi un William Brown di Scales soldato al servizio di Oliviero Cromwell durante le lotte civili che insanguina­rono l’Inghilterra intorno alla metà del XVII secolo.

Timothy Brown, nonno del nostro consocio, fu il primo della famiglia ad abbandonare il paese d’origine per stabilirsi a Londra, ove divenne socio della ditta bancaria Brown, Cobb & Co., non che della birreria Brown & Whitbred,