Pagina:Büchler - La colonia italiana in Abissinia, Trieste, Balestra, 1876.pdf/143

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Massaua, signor Munzinger, teneva a Keren, sarebbe rimasta isolata; ciò che sarebbe stato un giusto castigo per un uomo, il quale aveva usato tante vessazioni al padre Stella e lo aveva in tanti modi attraversato, vilipeso, perseguitato.

Alla proposta del capo di Keren, Zucchi rispose che avrebbe deciso all’indomani; ma l’indomani venne, e sebbene quel capo ed altri indigeni fossero stati puntualissimi al convegno, pure non li volle ricevere.

Anzi, essendo egli uscito dalla propria capanna, e avendoli veduti, senza pure degnarsi di guardarli, rivolto ai propri servi, aveva esclamato in linguaggio arabo: Cosa vogliono da me quelle bestie? Mandateli al Diavolo, ch’io non ho più altro a che fare con essi.

E coloro si ritirarono brontolando e minacciando.

Di tale contegno il padre Stella era rimasto scandalezzato; ma non si sentì il coraggio di mettersi in lotta aperta con quell’uomo, per non pregiudicare maggiormente gli affari della colonia, anche troppo compromessi.

„Io — ebbe egli a soggiungere — ho perduto la stima che aveva di lui, nè so capacitarmi di questo suo incomprensibile cambiamento. Ma non pertanto io sono deciso di sopportare qualunque sacrifizio pur di riuscire, anche senza di lui, a far prosperare la colonia, ed all’uopo saprò far valere il mio nome e la mia influenza sugl’indigeni.“

Il mattino appresso si pose in viaggio diretto ad una tribù degli Amarici, poche miglia oltre Keren, portando dei regali al negus Desiaciailo, che voleva mettere a parte d’ogni cosa, e più di tutto per assicurarlo delle nostre buone intenzioni a suo riguardo.