Pagina:Balassa - L'arte di ferrare i cavalli senza far uso della forza.djvu/35

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sezione seconda 31

rado da un pericolo; al contrario costa talvolta assai caro l’uso intempestivo dello sperone e della sferza. Io debbo però qui dichiarare che non intendo già di estendere il trattamento affettuoso del cavallo al punto di presentargli dello zuccaro, del pane ed altro, ove si voglia disavvezzarlo da un vizio. Questi mezzi non sarebbero opportuni, e servono solamente a rendere affezionato il cavallo, a farlo venir dietro, come si fa de’ cani; e per istruirlo a portare. Per lo scopo di cui qui si ragiona, io fo uso mai sempre della severità, colla voce però, collo sguardo, coll’aspetto, e col cavezzone.

§ 32.

Collocare l’ajutante nel ferrare in modo da non essere morsicato o leso altrimenti dal cavallo.

La posizione dell’ajutante nel ferrare è della massima importanza, e costituisce in questo metodo la parte tecnica; siccome le prescrizioni intorno al contegno dell’istruttore, la parte essenziale può essere nominata. L’attuale posizione ordinaria dell’ajutante nel ferrare ha cagionata ad alcuni uomini robusti la perdita di un piede. Le persone a ciò impiegate, tanto nella milizia che presso ai cittadini, sono la maggior parte inesperte, si collocano a grado loro, dove e nel modo che loro conviene; ed è veramente d’ascriversi alla sorte se non avvengono disavventure assai più di frequente. Se l’ajutante è una volta offeso dal cavallo, perde ogni fiducia, impugna il piede in maggior distanza dal pa-