Pagina:Balassa - L'arte di ferrare i cavalli senza far uso della forza.djvu/44

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40 sezione seconda

l’istruttore di far ferrare il cavallo in breve tempo; imperciocchè la posizione nel primo tempo, come lo dimostra la Fig. 4. è la più naturale al cavallo, come quella che prende egli stesso per portare in avanti il suo corpo. Egli si lascierà alzare in questo modo il piede, tanto più volentieri, in quanto che gli venne già in occasioni simili, tirato sempre tosto fuori all’indietro; atto che non poteva essergli che molesto. Il cavallo in questo modo, e particolarmente quando si procederà a questo movimento alternativamente, porgerà il piede con tutta la spontaneità; e si avrà così quasi tutto ottenuto per l’ulterioriore riuscita.

§ 45.

Avviene talvolta che il cavallo nel rialzare il piede di dietro, si appoggia talmente all’ajutante, che questi non trovasi in istato di respingere bastantemente questo peso colla mano appoggiata alla coscia. In questo caso dev’essere pronto un altro ajutante, il quale appoggiando ambedue le mani alla coscia spinga dalla parte opposta il peso del cavallo; e procuri così all’ajutante che alza il piede un opportuno alleviamento dal peso medesimo.

§ 46.

Al secondo tempo la posizione dell’ajutante è ancora la medesima. Ad eseguirlo fa scorrere la mano sinistra fino al pasturale, nel modo indicato col primo tempo. Rivolge allora la mano medesima all’indentro, in modo che il pollice venga a stare all’ingiù, ed il dito mignolo all’insù, come lo dimostra