Desiderio. E rifuggivvi in quel torno Unaldo, un antico duca
d’Aquitania spogliato da que’ Carolingi. E moriva papa Stefano III, che
s’era tenuto bene co’ longobardi; e saliva a pontificare Adriano I, un
romano di gran conto e che pendeva a’ franchi. Tutti i nembi s’accumulavano
contro a quella reggia di Pavia, fatta refugio de’ nemici di Carlomagno.
S’aggiunse l’imprudenza, che sembra stoltezza, di Desiderio. Aprí egli la
guerra, prese o corse le cittá papaline, fin presso a Roma; poi, dubitando
o giá minacciato, indietreggiò a settentrione. Né Carlomagno si fece
aspettare. Tornato appena d’una prima di quelle imprese di Sassonia ch’ei
moltiplicò poi in quasi tutta sua vita, tenne l’anno 773 il campo di marzo
in Ginevra. E quindi, diviso l’esercito in due, e mandata per il Gran San
Bernardo l’una parte di che non si sa altro, egli stesso coll’esercito
principale scese per la via giá solita del Moncenisio e della Novalesa; e
venne alle solite Chiuse tra il monte Caprario e il Pircheriano, quello su
cui torreggiò poi e torreggia il monastero di San Michele detto appunto
della Chiusa, allo sbocco della Comba o valle di Susa ne’ piani di Torino.
Ivi erano, dietro le fortificazioni innalzate a sbarra, il vecchio
Desiderio e il giovane e prode Adelchi figliuol suo, re egli pure associato
al padre. Combattessi molte volte; Adelchi a cavallo colla mazza d’armi
facea prodezze, macello di franchi. Dicesi Carlomagno trattasse giá
d’accordi, od anche d’indietreggiare. Quando, fosse per cenno d’un
giullare, o d’un diacono di Ravenna mandatovi apposta, o per tradimento
d’alcuni infami longobardi, o meglio per perspicacia ed arte militare, che
certo non mancò in Carlomagno; ad ogni modo ei metteva una schiera per le
gole laterali e non guardate di Giaveno, intorno al Pircheriano, e cosí
prendeva a spalle i longobardi, che se ne spaventarono, e fuggirono
sbaragliati. Chiusersi i due re e i grandi in Pavia e Verona; e Carlomagno
assediò la prima fin dal giugno 773; e prese la seconda al fine di
quell’anno. Combattevasi tuttavia alla campagna; e dicesi si facesse un
gran macello di longobardi su un campo, dettone poscia Mortara. E
resistente ancora Pavia, Carlomagno s’avviava