appresso 1414.
Succedettegli sua sorella Giovanna II, piú infame che la prima, vedova
d’un duca d’Austria, e che sposò [1415] un Borbone francese. Questi
prese nome di re, mandò al supplizio un favorito di Giovanna, e
imprigionò lei nel palazzo. Il popolo si sollevò per lei [1416]; ella
depose dal regno il marito, l’imprigionò, rilasciollo [1419]. Ed egli
fuggendo tal moglie, tal paese, tal sorte, si ritrasse a Francia; e
sopravvivendo a Giovanna, non tornonne mai piú. Allora, costei che era
senza figliuoli adottò Alfonso V re d’Aragona e di Sicilia, succeduto
[1416] a Ferdinando. Viene Alfonso [1421], si guastano, si combattono;
ed ella revoca l’adozione, ed adotta il nemico, l’emulo di sua casa,
Luigi III [1433]. Si combatte con vicende varie, tra tutti questi, e
Francesco Sforza figlio e successor di Attendolo, e Niccolò Piccinino
successor di Braccio (i due grandi capiscuola eran morti del medesimo
anno 1424). Nel 1433 Giovanna si riconcilia con Alfonso, e l’adotta di
nuovo; e nel 1434 si riconcilia con Luigi che muore; e muor ella nel
1435, chiamando Renato fratello dell’Angioino allor prigione in
Borgogna. Regna quindi Alfonso indisturbato, salvo due discese
inefficaci fatte poi da Renato nel 1438 e 1453, e regna glorioso,
acquista il nome di «magnanimo». — Noi lasciammo la Santa Sede
straziata tra Gregorio XII, Benedetto XIII e Giovanni XXIII. S’adunò
il concilio di Costanza e non li riuní. Succeduto al primo Martino V
[1417], egli riuní prima due [1419], e finalmente [1429] tutte e tre
le obbedienze. Cinquant’anni avea durato il grande scisma. E Martino V
de’ Colonna di Roma, gran protettor di lettere, fu di nuovo gran
principe; riuní la Chiesa, riuní, restaurò lo Stato papale, straziato
giá durante lo scisma. Ma morto esso [1431], succedettegli Eugenio IV,
che si guastò coi Colonnesi e turbò lo Stato; e che, adunato un
concilio a Basilea [1431], e rottolo, turbò la Chiesa; cosicché i
padri rimasti a quella contro al divieto, elesser un nuovo antipapa,
Amedeo VIII, il glorioso duca e romito di Savoia, che prese nome di
Felice V [1439]. Riaprivasi lo scisma. Se non che, morto papa Eugenio,
e succedutogli Niccolò V da Sarzana, un nuovo gran papa [1447], il
duca antipapa gli rinunciò la Sede