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del dominio della republica romana 53

a Cipro, ridotta in breve a provincia, ed esiliarono Cicerone. Ma Pompeo, che s’aiutava della virtú dell’uno e dell’eloquenza dell’altro, li fece in breve richiamare. Le province principali furono spartite fra i triumviri: Spagna ed Africa a Pompeo; Siria colla guerra contro a’ parti, la maggior che fosse allora, a Crasso; Illirio e le due Gallie colla guerra lá sorgente da una invasione di teutoni che incominciavano a chiamarsi «germani», a Cesare. Solo pacifico dei tre il governo di Pompeo, il lasciava rimanere a Roma. Cesare diedesi tutto alle Gallie, in cui scorgeva occasione di gloria e potenza militare, strumenti massimi ad occupare la repubblica. Volò oltre Alpi, respinse i germani-elvetici [58]; si frammischiò alle parti, alle contese interne delle genti galliche; vinse i belgi [57], gli aquitani [56]; e, giá domata tutta Gallia, passò in Britannia [55] e in Germania oltre Reno [54], tornò su’ galli risollevati, e ridomolli [53-51]. Intanto era passato Crasso in Asia contro a’ parti, con un esercito raccolto a proprie spese, ma ch’ei non seppe condurre; ondeché fu sconfitto ed ucciso [54-53]. E quindi due grandi danni: i parti cresciuti a tal gloria e potenza che non furono mai piú domati; ed in cittá, sciolto il triumvirato, ridotto a duumvirato, piú difficile a durare. E tanto piú tra uno avvezzo a massima potenza, e l’altro risoluto a non soffrirla. — Nel 53, Pompeo si fece nomar solo consolo, quasi dittatore. Ma Cesare, quantunque assente, giá poteva in cittá quanto lui. Seguirono negoziati, proposizioni reciproche di smetter ciascuno il proprio comando; ma ineseguite, forse ineseguibili. Finalmente [ai primi dí del 49] Pompeo, senza smettersi, fece dal senato ordinare a Cesare di smettersi. Era ordinar lo scoppio, e la propria sconfitta.

21. Cesare dittatore [49-44].Cesare raccolse sue vecchie legioni in Cisalpina, passò il Rubicone, limite all’oriente tra quella provincia e l’antica Italia, occupò Roma e tutta la penisola, in due mesi. Pompeo fugato raccolse suo nerbo in Grecia, pur tenendo Africa e Spagna, sue vecchie province. Allora si guerreggiò in tutto il mondo romano. La posizione di Cesare dall’Italia, centro locale e politico insieme, era di gran lunga vantaggiosa; e Cesare uomo da valersene. Fu vinto dapprima