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70 libro terzo

legioni germaniche, andò loro incontro, ne fu vinto, e s’uccise; durò tre mesi [69]. — Vitellio condotto a Roma da quelle legioni, vi fu riconosciuto; ma, disprezzato in breve per libidini e crudeltá, fu sconfitto ed ucciso in pochi altri mesi dalle legioni di Siria e del Danubio, che acclamarono e condussero a Roma Flavio Vespasiano [69]. — Quindi la nuova famiglia de’ Flavi che imperiò per tre generazioni. Vespasiano tranquillò, riordinò l’imperio sovvertito nei cinquantacinque anni dei quattro Cesari nefandi, e dall’ultime competenze. Dovette accrescere i tributi; abolí le accuse di maestá, ributtò i delatori; fu buon principe; guerreggiò co’ batavi risollevati tra le ultime contese dell’imperio; co’ giudei sollevati, a cui Tito distrusse Gerusalemme [71]; co’ britanni e co’ caledoni vinti da Agricola; ridusse o confermò a province Rodi, Samo, Licia, Tracia, Cilicia e Comagene. — Successegli Tito figliuolo di lui, stato giá devoto a lui ed alla patria, capitano vittorioso e per que’ tempi clemente; modello de’ principi ereditari. Non regnò se non due anni [79-81], e gli bastarono a farsi modello de’ regnanti. — Seguí Domiziano fratello di lui, ma troppo diverso; vano, invido, sospettoso, crudele, richiamò Agricola vittorioso dalla Britannia, guerreggiò or a pompa in persona, or pe’ capitani contro a’ germani e ai daci, or vanamente, or cosí vilmente che patteggiò un tributo agli ultimi. Fu ucciso per congiura di palazzo [81-96].

7. Nerva, Traiano, Adriano [96-138]. — Posto in trono da’ congiurati Nerva, un vecchio onorando di settanta anni, furono restituiti l’ordine, lo splendore dell’imperio; e continuati, accresciuti poi per una serie di buone adozioni durante quasi un secolo. Questo fu, senza paragone, il piú, od anzi il solo buon secolo di quella grande autocrazia; fu, secondo l’espressione d’un autocrata moderno, caso fortunato. Nerva regnò poco piú d’un anno; ma in quello, fece uno forse de’ piú rari, certo uno de’ piú utili atti adempibili da un principe, apparecchiossi un successore maggiore di lui [98]. — Traiano figliuolo adottivo di Nerva, spagnuolo, e cosí primo degli augusti che non fosse italiano, gran capitano, grande uomo di Stato, fu tale sul trono, che può credersi sarebbe stato grande senz’esso, sarebbe stato gran