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Coi Bersaglieri dell’Undicesimo Reggimento in guerra 13


Fu allora, che, con mia grande sorpresa e con viva gioia, trovai fra i graduati il caporale Benito Mussolini, il battagliero direttore del Popolo d’Italia, insieme all’amico Oreste Reali.

Durante le tre ore di marcia, lungo una mulattiera che attraversava una folta abetina, avemmo modo di conversare, e Mussolini mi fornì di notizie circa la nuova Compagnia che andavo a raggiungere. Seppi che era la 5a Compagnia del 33° Battaglione, la quale trovavasi dislocata in posizione sul Monte Navajust e la comandava il simpatico capitano Mozzoni.

Per la prima volta mi trovavo fra le nevi delle Alpi, e l’ascesa mi fu oltremodo faticosa. Attraversammo la valle di Forni Avoltri in mezzo ad un folto bosco d’abeti, e verso sera giungemmo al baraccamento del Navajust.

Il capitano Mozzoni e il tenente Raggi, amici di Mussolini, ci accolsero festosamente. Di poi, Mussolini e Reali andarono a raggiungere il 1° plotone della Compagnia, dov’erano in forza, ricoverato in una baracca di legno insieme ai Bersaglieri del 10° Ciclisti.

Io, stanco morto, mi rifugiai nel baracchino dei mitraglieri, e introdottomi in un sacco a pelo mi addormentai profondamente.