Pagina:Bandello, Matteo – Le novelle, Vol. III, 1931 – BEIC 1973324.djvu/104

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PARTE SECONDA E fattoselo chiamare, a lui narrò tutto ciò che col marchese l’era occorso, pregandolo molto .caldamente che egli l’andasse a trovare e da parte sua lo pregasse tanto affettuosamente quanto poteva, che non volesse esser cosi duro che volesse consentire che ella per sua cagione morisse. Ed avendolo ben instrutto di tutto quello che voleva che egli a bocca gli dicesse, stava aspettando la risposta. Il messo, ben informato di quanto aveva a dire e carco di promesse se buone novelle a la donna recava, andò a ritrovar il marchese, e trovatolo che con alcuni gentiluomini nel seggio di Capoana passeggiava, poi che vide che cose di credenza non ragionavano, ·Se gli accostò e fatta la debita riverenza gli disse: - Signor mio, quando non. vi sia grave, io vi direi volentieri in segreto venticinque parole. Il marchese con licenza de la compagnia si ritirò in un canto del seggio, ed affacciatosi al parapetto del muro che su la strada risponde, attese ciò che il messo voleva dire. Il messo alora con molte parole manifestò lo stato al marchese in cui la signora LionoTa Macedonia si trovava, pregandolo affettuosamente che di lei degnasse aver pieta e non permetter che si · bella donna sul fiorir degli anni suoi morisse. E qui disse di molte cose per moverlo a compassione. Il marchese, udita questa nuova ambasciata, rispose al messo che cer"to molto gli dispiaceva del mal de la donna, che tutto quello che egli poteva con onor suo fare, che sempre era prontissimo a farlo. Ma che egli confortava la donna, in questo caso a moderar il suo appetito ·e che non pensasse piú in questa cosa, perciò che egli era deliberato non voler il suo amore in questa mani•era, e che piu non gli venisse a parlar di questo. Il messo molto di mala voglia si parti, e ritornato a la donna le disse l’ultima resoluzione del signor marchese. A que·sto . a n no n zio rimase la donna piu morta che viva, e non sapendo distorsi dal desiderio che aveva d’amare ed essere amata dal marchese, e di giorno e di notte ad altro non possendo rivolger l’animo, deliberò di non restar piu in vita, parendole assai piu leggero passar il terribil passo de la morte che sopportar la pena che l’affliggeva. Onde perdutone il sonno e il cibo, andava d’ora in ora mancando. Bra tornato il marito, il quale non sapendo