Pagina:Bandello, Matteo – Le novelle, Vol. III, 1931 – BEIC 1973324.djvu/161

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NOVELLA XXVII rss sempre onorata signora Ippolita Sforza e B entivoglia, es sendo ella in Milano, il molto gentile e facondo dottor di leggi mess er Benedetto Tonso, avvocato di M ilano graziosissimo, narrò una bella istoria ove si contiene l’origine di molte; la quale io scrissi e nel libro de le mie novelle riposi, e cosi è restata fin al presente. Ora che io mi truovo un poco d’ozio mercé de la co r~esia de l’eccellentissima eroina senza parangone, madama Gostanza Rangona e Fregosa, che mi da il modo di vive-re a me stesso ed a le muse, le dette novelle vo rivedendo ed emendando per a ppo rle l’ultima mano, a ciò che si possano dal :p ublico v edere. Ed a vendo a ciascuna di quelle ne la fronte posto un padrone o padrona tutelare, ho giudicato esser cos a ben fatta ch e questa che il dottore narrò, ove si contiene l’origine dei sette . nobilissimi e ricchi marchesati che in Italia per il piu oregnano, abbia voi per suo scudo, non mi parendo poterla meglio collo- · care né darle padrone di voi piu convenevol e, essendoci co m presa la nobilissima ed imperial origine de la vostra illustrissima casata. Voi ben potete senza menzogna, monsignor mio, gloriarv i d’ave-r tutte quelle parti che a la vera no bilta si ric ercano, perciò che l’origine di casa vost ra ha avuto tal principio che poche ce ne sono di simili, essendo, da tutti dui i lati discesa da sangue regio e cesareo, e poi essendo per molti secoli sempre perseverata chiarissima con successione d’uomini eccellentissimi in ogni sorte di vertu, ed oggi quanto gia mai fioris ce, non tralignando punto da la grandezza antica. Chi è che non sappia i marchesi del Carretto - che prima furono nomati marchesi di Savona, perciò che da Ottone secondo imperador romano ne furono investiti - esser tra le illustri e generose famiglie d’ Italia? Io non vo’ ora raccordar tanti v ostri avi quanti la vostra stirpe ha p-rodutti, che in ogni secolo sono stati famosi, perciò che n el vero il cavallo troiano tanti eroi non mandò fuori quanti dal vostro ce ppo son uomini per chiara fama gloriosi usci ti. E per non - r ac contar la veneranda antichita, ché troppo lunga istoria sarebbe, bastivi dirne dui o tre che tutti abbiamo cono sciuti. Ha veduto la nostra eta il signor Fabrizio vostro zio, gran maestro di Rodi, il cui valore, ingegno, autorita e prodezza furono di