Pagina:Bandello, Matteo – Le novelle, Vol. III, 1931 – BEIC 1973324.djvu/175

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NOVELLA XXVII che era Guglielmo, che si reputa offeso, non la vuoi intendere. Io per levar tutti i disordini e tumulti che potessero accadere · ne le bande ove essi sono commilitoni, gli ho condutti qui a voi a ciò che con vostra buona grazia possano combattere. L’ imperadore vo lle intender la querela loro, ·ed intesa che l’ebbe, trovò che il soldato aveva con superchiaria voluto batter Guglielmo, ancor che l’effetto non fosse seguito. E perché la natura, come avo, inclinava a conservar il nipote, non voleva che egli combattesse, onde con molte persuasioni si sforzò a metter concordia tra loro. Ma Guglielmo seppe si bene ed accomodatamente dir la sua ragione e dimostrò tanto ardire, che l’ imperadore assegnò loro il campo dinanzi al suo alloggiamento, volendo egli in persona esser giudice del tutto. E perché avevano in quello rimesso la qualita .e sorte de l’arme, co me furono ne lo steccato, gli fece dar un guanto di maglia ·sinestro per ciascuno ed una spada per uno, e gli fece dispogliar in camiscia. Cominciaorono a menar le mani, e do,po diversi colpi fatti, nei quali Guglielmo con ammirazione universale dimostrò grandissimo coraggio, ancor che il suo nemico fosse di lui di piu eta e molto piu ne l’armi essercitato, ebbe nondimeno tanto ingegno e tanta destrezza che, senza :esser técco, egli valorosamente il suo avversario uccise dentro lo steccato. Il cile molto piu la grazia di Cesare gli accrebbe, e tanto piu che assai affermavano a l’ imperadore che quando egli era de l’eta di Guglielmo, era né piu né meno di quella statura, di quel colore, di quei lineamenti e di quelle stesse fattezze che vedeva esser Guglielmo. Fatto adunque quello a sé chiamare, publicamente gli diede quelle lodi che a l’eta e al valore nel campo dimostrato si conveniva di dare; poi lo fece di man sua cavali ere con buonissima pensione. E sospingendol o piu innanzi il natural amore, gli domandò di che paese egli fosse. Gugli el mo .riverentemente ringraziato Ce.sar e de l’onore ch e fatto gli aveva, disse come era figliuolo di dui poveri tedeschi cacciati de Lamagna, i quali non molto lontano da Savona in una grotta di qu elle Langhe si riparavano assai poveramente. Cadette ne l’anima de l’imperadore, considerata l’eta di Guglielmo, che quelli potrebbero es sere Aleramo di