Pagina:Bandello, Matteo – Le novelle, Vol. III, 1931 – BEIC 1973324.djvu/216

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a la veduta fanciulla, e tutti i suoi pensieri erano .pur fitti in un solo pensiero: di poter parlar con quella. Cominciò adunque ogni di, ora a piedi ed ora a cavallo, come piu in destro gli veniva, a corteggia:rla, ed ogni volta che quella vedeva, che quasi era ogni tratto che .per la contrada passava, le faceva con la berretta in mano riverenza, e di maniera con gli occhi a queUa fisi la vagheggiava che di leggero chi veduto l’avesse del suo amore accorto si sarebbe. Ella che cortese e costumatissima era, ogni volta che il giovine gli bceva onor di berretta, modestamente col capo alquanto chino e con lieto· viso l’onor ricevuto gli rendeva, di che Gian Battista meravigliosa consolazione sentiva, par·endogli che ella non avesse a sdegno esser da lui amata. Durò alquanti di questa pratica, ogni di piu infiammandosi il giovine e riposo nessuno non ritrovando se non tanto quanto la vedeva. Ebbe modo col mezzo d’ una v ecchia di scriverle un’amorosa lettera, ne la quale le diceva come ferventissimamente quella amava, con quelle affettuose ed amor·evoli parole che questi giovinetti di prima piuma sogliano a le innamorate loro scrivere. Accettò la fanciulla la lettera e la lesse, ma altra risposta non le rese. R eplicò l’ innamorato Gian Battista un’altra lettera tutta piena d’amorose parolette, di suplichevoli .preghiere, e le faceva instanzia grandissima che ella degnasse - di prestargli una udienza segreta, perché le fariu intender molte cose che non era da esser commess e a la scrittura e che le sarebbero caore. A la giovinetta punto non dispiaceva d’esser vagheggiata ed amata da cosi nobile e ricco giovine, ed ancor che pari suo non fosse, sperava perciò che di leggero ·egli cosi potesse invaghirsi che per moglie la prenderebbe. Ella era ingegnosa ed avveduta molto, e chiaro comprese ciò che importava il gergo de l’ audien za segreta. Gli rescrisse adunq ue ella ringraziandolo de l’amor che diceva di portarle, e che ella amava lui quanto ad onesta fanciulla apparteneva: di segreta audienza da lei avere, che non sperasse gia mai, perciò che cotali audienze da lei si serbavano a colui che il padre le daria per marito. Avuta questa savia risposta, Gian Battista, essendo da l’amorosa tarantola morso ed il veleno troppo a den-