Pagina:Bandello, Matteo – Le novelle, Vol. III, 1931 – BEIC 1973324.djvu/276

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caduto in tanto odio che mai piu non l’averebbe potuto vedere né sentir nomare, di modo che io averei potuto sperar di racquistar l’amor di Lattanzio. Non si · puoté contener la Pippa che non ridesse di questi Tagionamenti de la Nicuola, e si le disse: Figliuola mia, poni il cor tuo in pace. Se da Dio sara dato che Cate11a debbia esser moglie di Lattanzio, e’ non ti varra arte né ingegno né industria che tu sappia usare a disturbar cotal matrimonio. Tu sei ancora assai giovanetta, tu sei bella, tu sei ricca, perché si deve credere che se Paolo tuo fTatello fosse vivo, che oramai si saria inteso _alcuna .c osa di lui; ma il povero figliuolo certamente deve ·esser morto. Che nost ro signor Iddio abbia l’anima sua. Si che se tu ti governerai saggiamente, tu resterai unica erede di tuo :padre, onde oon ti mancheranno dei piu nobili e piú ricchi giovini marchiani. Pertanto levati di capo queste fantasi e, che sono piu per annoiarti e recarti danno che piacere né utile. M~ntre che queste cose in questa guisa si trattavano, Paolo si deliberò andar solo a veder Cate11a, e sul tardi del giorno passò dinanzi la casa di que11a e, non la potendo vedere, se ne r itornò a l’albergo né volle per quel di piu uscir fuori. Lattanzio a cui l’aspettar sommamente aggravava , veggendo imbrunita la notte, molto si meravigliava che Romulo non ritornasse a .casa a rendergli rispo sta di quanto aveva operato con Catella. E poi che una e due ore di notte ebbe atteso che veniss e, noi veggendo ritornare, ne restò forte di mala voglia e dubitò ch e qualche mala ventura gli fosse intervenuta; e non sapendosi imaginare cosa alcuna di fermo, se ne stette tutta la notte quasi senza dormire, vari pen~ieri rivolgendo :per la mente. Egli amava pur ·assai Romulo , perché da . lui era molto ben servito e vedevalo discreto e costumato giovinetto e che mai in casa non aveva fatto parole con persona, attendendo con diligenza a far quanto gli era imposto; onde meravigliosamente gli Tincresceva d’averlo perduto. Da l’altra parte poi Catelia, che ferventissimamente amava Rom ulo e gia aveva gustati i suoi dolci baci, desiderava venir piu · a le strette con lui, e non l’avendo quel di piu veduto dopo ch e Gerardo venne a casa, avendo in iscambio di Romulo preso Paolo, se n ’ andò molto di mala voglia a cercarsi.