Pagina:Bandello, Matteo – Le novelle, Vol. III, 1931 – BEIC 1973324.djvu/277

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NOVELLA XXXVI 2]1 La Nicuola tutta la notte con la sua mamma ragionò di Lattanzio; e sospirando e dimenandosi, né dormi ella né lasciò dormir la Pippa, e sa:pendo che a suo padre aveva la Pippa detto di ritenerla uno o dui di, deliberò restar con lei. Venne il giorno e non comparendo Romulo a casa, Lattanzio mandò di qua e di la a ricercarlo e spiar per diver~e vie se nulla di lui s’ intendeva. E facendone diligentemente spiare e dando gli contrasegni de le vestimenta e de l’eta, fu uno che disse il di innanzi averlo veduto entrar in casa di Pippa di Giacomaccio, che stava vicina a la chiesa maggiare. Lattanzio che la conosceva, avuto questo indizio, quasi su l’ora del desinare andò a ritrovarla e picchiò a l’uscio de la casa. La Pippa, fattasi a la finestra e conosciuto il giovine, si meravigliò e dubitò che forse egli sapesse che la Nicuola fosse in. casa, e gli disse: - Giovine, che cercate voi? Monna Pippa - rispose egli, quando non vi sia in dispiacere, io vi direi volentieri diece :parole. Venticinque - disse la Pippa, e detto a la Nicuola che Lattanzio era di sotto, subito a basso smontò ed aperse la porta. Il giovine entrò in casa e si mise a sedere presso a la Pippa, in luogo ove Nicuola senza esser vista poteva veder lui e udi r ciò che diceva. Ora Lattanzio cosi a parlare cominciò: - Monna Pippa, ancor ch e io non v’abbia mai fatto servigio che meriti ch’ io debbia presumer di richiedervi piacer nessuno e d’averlo, nondimeno l’ usanza mia che è di compiacer a tutti, e saper voi esser donna che da molti gentiluomini sète amata, che dimostra v oi esser cortese, mi da animo ricorrer qui a voi con ferma speranza che al desiderio mio pienamente sodisfarete. Perciò senza piu úsar ceremonie di parole, vi prego affettuosamente che voi vogliate dirmi che cosa è d’un garzone vestito di bianco che ieri v enne qui a trovarvi ed ha nome Ro mulo, che può aver circa dicesette anni, di molto buona e gentil aria, che stava meco per paggio e da ieri in qua non è r itornato a ca sa. Io vi prego che di grazia vi piaccia di darmene nuova, chè me ne farete piacer singolarissimo ed io per sempre ve ne resterò ubligato. Figliuol mio - disse la Pippa, io vi ringrazio del vostro buono e cortese animo che mi mostrate, ché certo m’ è pur troppo caro, e :piacemi che siate degnat o di venir