Pagina:Bandello, Matteo – Le novelle, Vol. III, 1931 – BEIC 1973324.djvu/321

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NOVELLA XXXVII re, se possibil era, di questa pratica svilupparsi. La figliuola via condurre non volle per non sdegnar piu il re di quello che era, ed anco a ciò che egli conoscesse che quella lasciava a sua discrezione, tenendo perciò per fermo che da lui non se le devesse usaT violenza alcuna. Oltra questo, molto si confidava ne l’onesta e grandezza d’animo de la figliuola, la quale egli pensava che si bene si saperebbe schermire, che con onove di tanto travaglio uscirebbe. Il re da l’altra .parte non prima seppe il conte esser di Londra uscito ed aver Aelips lasciata, che tutto il fatto com’·era s’imaginò; del che in tanta disperazione ’ di questo suo amor venne, che ne fu per impazzire. Tutte le notti, ai giorni uguali, senza mai pTender verun riposo conduceva; niente o poco mangiava, mai non rideva, sempre sospirava e quanto gli ·era possibile, a la compagnia se stesso involando e solo in camera chiudendosi, ad altro mai non aveva l’animo che a la fierissima rigidezza de la sua donna , nomando la salda e costante onesta, rigidezza. Cosi fatta vita vivendo, cominciò a dar l’udienze per interprete, che prima tre volte la settimana publicamente a’ suoi sudditi soleva dare. E certo una de le lodevoli parti che abb ia ogni vero prencipe, è esser facile ad udir le querele e supplicazioni dei 1suoi e intender ciò che si fa nel suo dominio. Né si deve fidare cosi assolutamente nei suoi ministri, perciò che spesse fiate commettono molti errori e di grandissime ingiustizie, che se il signor fosse curioso d’ intender di .che maniera lo stato suo si governa e che azioni son quelle dei rettori, essi governarebbero molto meglio e si gua-rderiano di commetter cosa che potesse esser ripresa. Il re adunque cascò in questo errore di non dar udienza quasi a persona. L’armeggiare, giostrare, bagO’rdare ed andar a caccia, cose che gli erano si grate, piu non gli piacevano, e massimamente la caccia nel cui essercizio tanto soleva di portarsi; né d’altri giuochi piu prendeva diletto. Egli aveva sopra il Tamigi, fiume di Londra, un suo bellissimo giardino con un agiato e lieto palazzo che per andarvi a diporto aveva fabricato. E perché andando da la corte al detto luogo, o vi s’andasse per terra o per acqua si navigasse, conveniva passar per scontro a la casa del conte