Pagina:Bandello, Matteo – Le novelle, Vol. III, 1931 – BEIC 1973324.djvu/349

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un vecchio, sarebbero lodate, molto piu deveno esser in uno giovinetto ammirate e celebrate. Una sola cosa al mio giudicio gli è mancata: che non è stato indovino, e - previsto, se moriva, che l’ impresa rimanesse ne le mani dei fratelli con la vittoria. Ma egli era uomo e non Dio, e un uomo ne vale mille e mille non vagliano uno. Ora io mi son lasciato trasportare, non so co me, a parlar di questo singolar giovine e quasi m’era uscito di mente quello che narrarvi aveva promesso. Vi dico adunque che il conte Sinibalda Fiesco, altra il conte Gian Aloise e fratelli legitimi, ebbe in una bella gent ildonna genovese sua innamorata un figliuolo chiamato Cornelio ed una figli uola che si noma Claudia, giovane bella ed aggraziata e di bei costumi ed avvenevole molto. Questa fu assai giovanetta data per moglie a Simone Ravaschiero, figliuolo di messer Manfredi, uomo ricco e dei primi di Chiavari. Fece questo mess.er Manfredi per due ragioni volentieri questo parentado, si per aver il favore del conte contra il conte Agostino Lando col quale piativa la giurisdizione d’un castello a le confini del Piacentino . . (*) Fu condotta la sposa a Chiavari, ove le nozze furono fatte convenienti a lo sposo e a lei. Ella, avvezza a quella onesta lib.erta e leggiadro praticare che in Genova usano le donne maritate e le giovani da marito, viveva molto lietamente ed usava con tutti una domestichezza affabile .e piacevole. Di lei e de le sue belle maniere ed on esti costumi, veggendola bella ed allegra, s’ innamorò fieramente Giovan Battista da la Torre, uomo di .stima ed assai ricco in Chiavari, e cominciò in ogni luogo ov’ella andava a seguitarla. E perché la vedeva ogni giorno e seco spesso ragionava, ingegnavasi con belle parole il suo amore f arle manifesto . Ella che punto melensa non era ma avveduta molto e scaltrita , come egli le ragionava d’amore, burlava con lui e scherzava , ma mai non gli rispondeva a proposito e di quel ragionamento travarcava in un altro, e gli dava sovente il giambo. Ma il gio(*) I puntini sospensivi indicano la seconda «ragione », che fu o dal Bandello las ciata nella penna o saltata via dal suo t ipografo. [Ed.)